Oggi, esattamente come duemila anni fa, si procede al taglio delle uve nei vigneti degli scavi, piantati in specifiche zone fin dal 1994, secondo un progetto del Laboratorio di Ricerche Applicate nel Parco archeologico, seguito da una convenzione con l’azienda vitivinicola Mastroberardino
Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini, rileva una produzione complessiva di vino e mosto di 46,6 milioni di ettolitri, con una flessione del 2% rispetto ai 47,5 milioni di ettolitri del 2019
Nell’ambito degli studi di botanica applicata all’archeologia condotti dal Laboratorio di Ricerche Applicate del Parco archeologico di Pompei, l’azienda vinicola Mastroberardino ha dato vita al pregiato vino ”Villa dei Misteri"