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Salute

Malata oncologica dà alla luce una bimba: "Mya è un miracolo. Alle donne che soffrono dico di non arrendersi"

"Soltanto il 2% delle donne a quell’età – sottolinea il professore Malzoni – riesce ad avere una gravidanza. Questa è una bella pagina di medicina"

Anna D'Urso, una coraggiosa 44enne affetta da un raro tumore genetico, ha vissuto un miracolo prezioso dando alla luce - presso la Clinica Manzoni di Avellino - la sua amata Mya, dopo una difficile gravidanza di nove mesi. Nel 2017, la donna ha partorito un bimbo che poi non ce l’ha fatta. 

La storia di Anna e della piccola Mya

Anna ha affrontato la gestazione con straordinaria forza e dedizione, seguendo attentamente le indicazioni dei medici del Pascale e della Clinica Malzoni, guidati dal professore Mario Malzoni. Anna, attualmente ricoverata nel reparto della Clinica Malzoni, esprime la sua profonda emozione: "Questa nascita è uno straordinario miracolo, il regalo più grande della mia vita. Non riesco a credere che Mya sia cresciuta dentro di me. Voglio dire a tutte le donne di non arrendersi perchè la vita è sempre una sorpresa e il miracolo può sempre arrivare". L'arrivo di Mya è stato monitorato attentamente dal professor Carmine Malzoni.

La gravidanza di Anna, considerata ad alto rischio a causa della sua condizione oncologica e dell'obesità, è stata seguita con scrupolo dai medici, compresi i dottori Stefano Mori e Paolo Ascierto del Pascale. La 44enne ha dimostrato straordinaria tenacia nel portare avanti la gravidanza e nel seguire attentamente il piano medico e alimentare stabilito.

Malzoni: "Una gravidanza rara con un lieto fine"

Il professore Carmine Malzoni, responsabile della rinomata clinica omonima, ha affermato: "Diciamo che è una bella storia di medicina che si è risolta brillantemente per questa signora di 44 anni, che ha avuto una gravidanza particolarmente rara. La probabilità reale era del 2%, il che significa che solo il 2% degli ovociti rimane fecondabile a questa età. Ricordo che le donne non producono nuovi ovociti ogni giorno, ma hanno quelli presenti fin dalla nascita e dopo 44 anni solo il 2% di essi è ancora fecondabile. Eppure, lei è riuscita a rimanere incinta. Questo non è certo merito mio, ma è stato un colpo di fortuna importante".

La storia di questa signora è caratterizzata da una doppia sfida medica. "Combatteva una rara patologia oncologica, sebbene con un basso grado di malignità - ha spiegato Malzoni - quattro anni fa, si era sottoposta a un trattamento presso l'Ospedale Pascale dove aveva anche partecipato a una terapia sperimentale d'avanguardia che aveva avuto successo. Tuttavia, questa terapia fu interrotta quando la signora rimase incinta".

Malgrado queste sfide, la signora ha deciso di affrontare un'altra gravidanza, nonostante le raccomandazioni di interromperla. Si è rivolta così al professor Malzoni, che le ha consigliato di andare avanti perché non c'erano rischi evidenti. Il professor Mori, primario presso l'Ospedale Pascale e esperto di queste rare patologie, ha concordato con questa valutazione. 

La gravidanza è stata portata a termine e la scorsa mattina è avvenuto il parto d'urgenza a causa dello sviluppo di una sindrome metabolica e un'ipertensione nella donna. L'intervento, della durata di circa tre quarti d'ora, è stato estremamente complesso, soprattutto perché la paziente aveva già subito un taglio cesareo. Fortunatamente, mamma e figlia stanno entrambe bene.

"Non è comune avere accesso a un'unità di terapia intensiva neonatale, ma è fondamentale per fornire un'assistenza completa a 360° alle persone" ha affermato il professor Malzoni. "Preferirei chiudere un'unità invece che lavorare senza di essa in quanto questa struttura ci consente di fare cose eccezionali". Il professor Malzoni ha concluso: "Stiamo offrendo servizi di eccellenza che sono tipici solo dei grandi centri medici, come il Bambin Gesù. Sono risultati che si ottengono solo in luoghi come questo. Siamo molto orgogliosi del nostro lavoro". Questa storia rappresenta un esempio eloquente di come la determinazione di una paziente, la collaborazione tra esperti medici e l'accesso a cure all'avanguardia possano portare a risultati sorprendenti nel campo della medicina.

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