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Lunedì, 29 Aprile 2024
Salute

Disagio sociale e supporto psicologico: l'Asl di Avellino si apre alla comunità

Ferrante: "La vera sfida sta nell'intercettare e seguire queste persone nel contesto della continuità delle cure. Se una persona con un disturbo depressivo viene seguita in un centro e poi torna a casa senza supporto adeguato, il problema potrebbe ripresentarsi"

"Sicuramente stiamo attraversando un periodo di disagio sociale generalizzato e in queste situazioni tutto diventa più complesso. Al contrario di girare le spalle, noi come Asl abbiamo aperto le braccia e ci siamo disposti in maniera favorevole e positiva". Queste sono le parole del Dott. Mario Nicola Vittorio Ferrante, direttore generale dell'Asl di Avellino, che pone l'accento sulla tutela della salute e del benessere psicologico dei cittadini, in particolare delle categorie più fragili che necessitano di maggiore attenzione.

Dodici nuovi psicologi di base al servizio dei cittadini

L'Asl di Avellino, interessata a fornire supporto alle persone che si ritrovano a dover affrontare un disagio, è stata tra le prime aziende sanitarie locali campane ad avviare le procedure per l'individuazione dei professionisti che dovranno garantire sostegno psicologico a chiunque ne faccia richiesta sul territorio: "Riguardo ai psicologi di base - ha affermato il direttore generale - siamo stati la prima Asl della Regione Campania a introdurre una nuova struttura con 12 professionisti che sono stati già inseriti presso i distretti sanitari a partire dal 16 luglio, due per ogni distretto. Quindi possiamo affermare che siamo già attivi in questa iniziativa".

In questo modo sarà possibile intercettare precocemente e diminuire il peso crescente dei disturbi psicologici della popolazione e, inoltre, la presenza di psicologi di base sul territorio consentirà una maggiore integrazione con i servizi specialistici di ambito psicologico e di salute mentale e con gli altri servizi sanitari.

Ferrante: "La sfida è intercettare le persone bisognose e dare continuità alle cure"

Il dottor Ferrante riconosce che il problema non risiede nella mancanza di centri di riabilitazione, ma nella continua assistenza alle persone bisognose: "La vera sfida sta nell'intercettare e seguire queste persone nel contesto della continuità delle cure. Se una persona con un disturbo depressivo viene seguita in un centro e poi torna a casa senza supporto adeguato, il problema potrebbe ripresentarsi. Pertanto, la soluzione riguarda l'intera filiera di assistenza, considerando anche l'importanza del coinvolgimento delle famiglie e dell'aspetto sociale".

La prevenzione è un altro tema cruciale sottolineato dal direttore generale dell'Asl di Avellino: "La prevenzione è fondamentale. È preferibile avere a che fare con una malattia organica piuttosto che una patologia depressiva, poiché quest'ultima è meno evidente e spesso sottovalutata". 

Il dottor Ferrante rassicura: "Ogni persona che ha bisogno di aiuto può rivolgersi al distretto dove sono disponibili dei professionisti pronti ad offrire supporto. Rivolgersi a uno psicologo o a un analista è diventato una pratica comune, tanto che anche in Italia la tendenza è cresciuta. Ognuno può approfittare di questa opportunità, soprattutto considerando che tali servizi sono gratuiti".

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