È il giorno dei torroncini di San Martino, il rito dei mariti contro le corna
L'11 novembre i mariti regalano alle proprie mogli i torroncini di San Martino per scongiurare possibili tradimenti
È un periodo decisamente ricco per i golosi. Calate le temperature la voglia di leccornie cresce e il banco delle vetrine delle pasticcerie è pieno di dolci tentazioni.
Ma il giorno di San Martino è d'obbligo rinnovare il rito del torroncino. Come ogni anno, infatti, in tanti l' 11 novembre, regalano e degustano i torroncini in occasione della festa di San Martino. Il perché si fa risalire ad un'antica tradizione che si rinnova annualmente nelle province avellinesi (area irno-solofrana) e salernitane.
Gli uomini sono soliti offrire alle loro mogli un vassoio con la dolce specialità, come premio per la loro fedeltà e per scongiurare le cosiddette corna.
Una credenza che si ripete proprio oggi, in quanto il santo è il protettore dei mariti, dei fidanzati, e degli uomini traditi dalle proprie donne.
Secondo la leggenda, San Martino aveva una sorella molto bella, ma incapace di filare dritto: per salvarla dal peccato, il Santo pensò di tenerla lontana dalla perdizione portandola sempre con sè, seduta sulle spalle. Ma un giorno la ragazza chiese di scendere per suoi bisogni personali e si appartò dietro una siepe. Il Santo la accontentò non prima di essersi assicurato che dietro a quella siepe non vi fosse nessuno: in realtà, un bel giovane aspettava la ragazza all'insaputa di Martino. La sorella, dunque, tradì la buona fede del Santo e quando ritornò sulle spalle del fratello, questi disse:” Sora mia! Come pesano e peccate!”.