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Entro il 2030 primi vaccini contro il cancro, Gridelli: "Un passo avanti molto importante"

Moderna ha annunciato che fra sette anni i vaccini antitumorali saranno una realtà. Ecco il commento del direttore del Dipartimento Oncoematologico dell'ospedale "Moscati", Cesare Gridelli

La medicina continua a compiere passi da gigante grazie alla ricerca scientifica e l'annuncio di Moderna di qualche giorno fa ci fa sperare che in un futuro, non così lontano, i tumori potrebbero non rappresentare più la prima causa di morte.

Vaccini a mRna per curare il cancro, malattie genetiche rare e cardiovascolari

Paul Burton, direttore sanitario dell'azienda farmaceutica che ha sviluppato uno dei vaccini utilizzati per arrestare la pandemia da Covid-19, ha dichiarato in esclusiva al The Guardian che già nel 2030 avremo vaccini a mRna contro diversi tipi di tumori e non solo, anche contro problemi cardiovascolari e molte patologie autoimmuni o malattie genetiche rare. Vaccini non preventivi ma terapeutici.

"Avremo quel vaccino e sarà altamente efficace, salverà molte centinaia di migliaia se non milioni di vite. Penso che saremo in grado di offrire vaccini antitumorali personalizzati contro diversi tipi di tumore alle persone di tutto il mondo" ha spiegato Burton.

A differenza dei vaccini classici, dove si inocula un virus o una parte di esso, la tecnologia a mRNA prevede l’uso di istruzioni genetiche: il vaccino viene iniettato nel paziente affinché il suo sistema immunitario generi una risposta immunitaria su misura specifica per la sua mutazione tumorale.

Gridelli: "I vaccini a mRna permetteranno di combattere tumori difficili da curare"

"E' sicuramente un passo avanti molto importante - ha commentato il direttore del Dipartimento Oncoematologico e dell'Unità di Oncologia medica dell'azienda ospedaliera "San Giuseppe Moscati", Cesare Gridelli - i vaccini a mRna erano già stati sviluppati inizialmente per le terapie anticancro e poi c'è stata la grande accelerazione per affrontare la diffusione del Covid. Nei prossimi anni attendiamo, dunque, risultati straordinari, soprattutto per quanto concerne tumori difficili da curare come il carcinoma ai polmoni, senza dimenticare il cancro al seno e il melanoma". 

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