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Avellino, Pazienza: "Picerno? Serve atteggiamento diverso rispetto all'andata. Rigione e Liotti ok, su Armellino..."

Il tecnico biancoverde presenta in conferenza stampa la sfida contro il Picerno, valida per la trentaquattresima giornata del campionato

Lo stadio Partenio-Lombardi si prepara ad ospitare il big match della trentaquattresima giornata. L'Avellino, reduce dalla sconfitta sul campo del Giugliano, cerca riscatto contro il Picerno, avversario chiamato ad invertire la rotta dopo due stop consecutivi. I lupi hanno l'occasione di blindare la terza posizione, mister Michele Pazienza presenta così la gara in conferenza stampa: "Affronteremo una squadra che ha dimostrato di avere valori e numeri importanti, attraverso il raggiungimento di risultati in partite difficili e davanti ai propri tifosi. Gioca con diversi elementi da più di anno, ha ormai meccanismi che funzionano alla perfezione sulle catene di destra e di sinistra. È un avversario collaudato. Abbiamo preparato la gara molto bene, consci anche degli errori fatti nel match d'andata, credo sia stata la partita più brutta sotto la mia gestione. Dobbiamo presentarci con un atteggiamento diverso".

Poi il punto sui singoli: "Liotti sta bene, ha recuperato. Lo stesso vale per Rigione che ha avuto delle difficoltà nei primi giorni della settimana, abbiamo fatto gli accertamenti e sono state escluse lesioni, è a disposizione. Squalificati? Saranno sostituiti da giocatori in grado di mettere all'interno dell'undici quelle caratteristiche che ci serviranno per la gara di domani. Difesa? Rientrerà Cionek. Per le altre soluzioni, a metà campo e nella linea offensiva, abbiamo delle alternative. A centrocampo ci sarà la possibilità per Llano, per Dall'Oglio e per lo stesso D'Ausilio. In attacco invece abbiamo Marconi e Russo, giocatori che hanno caratteristiche diversi ma utili per l'impegno contro il Picerno: possono giocare anche insieme dall'inizio. Squalificati? Con Rigione ho parlato, è un errore individuale, di scelte. Sgarbi ha commesso un'ingenuità, accentuata anche dalla decisione dell'arbitro. Una sola giornata di squalifica la dice lunga. Llano? È uno di quei giocatori che sta crescendo, aveva bisogno di un po' più di tempo per avere conoscenza del tipo di calcio e dei tempi che abbiamo in questa categoria. Ora sta mostrando qualità importanti. Contro il Giugliano è entrato bene, ha creato situazioni ed è andato al tiro. È un calciatore che sta crescendo. Varela? Sta migliorando, ora non so di quante settimane avrà bisogno. Conto e spero di averlo quanto prima in campo. Patierno? In questo momento sta trascinando la squadra con l'atteggiamento e con i gol, ed è quello che ci si aspettava dall'inizio. Non sempre è facile mantenere le attese, gli vanno fatti i complimenti perché ci sta riuscendo. È un ragazzo che ha voglia di crescere e di fare bene qui".

Sull'episodio che ha riguardato Armellino: "Parto con il racconto. C'è stato un calcio di punizione dove sia lui che Russo erano vicini alla zona dove andava calciata. Non mi ero accorto che i ragazzi si fossero parlati, Armellino era lì per calciare la punizione, volevo però che la battesse Russo. E quindi ho urlato per dare l'indicazione. Armellino ha preso il pallone e ha detto che avrebbe calciato lui, facendo un gesto con la mano che di solito si usa per mandare a quel paese una persona. Questo è il fatto. Di mio però ho le conoscenze di capire e di comprendere tutto ciò che succede in campo: l'adrenalina, l'emozione, la tensione e la voglia di riprendere la gara. Non mi ero accorto che i ragazzi si fossero messi d'accordo. Armellino è uno di quelli che assieme a Russo, Pezzella, Palmiero, Liotti e Dall'Oglio si fermano a fine allenamento per calciare le punizione. La cosa è finita lì".

Sulla questione arbitri: "È un argomento che va chiuso, fa parte di quello che è successo nella gara di Giugliano. Va accantonato e bisogna guardare avanti, altrimenti si perdono ulteriori energie".

Pazienza torna sullo scontro diretto: "Sì, è uno scontro diretto. Affronteremo una squadra che sul campo ha dimostrato valori importanti, andando ad ottenere risultati su campi difficili. Il Picerno ha fatto un percorso e non si ritrova lì per caso. Il fatto di avere la possibilità di lavorare insieme da più tempo gli dà qualche vantaggio".

Sui tifosi: "Vedo la passione che c'è per questa squadra e per questa maglia, la percepisco. Uso la parola "gente" perché è quella che più si avvicina alla passione e al legame che c'è tra la squadra e la propria tifoseria. Dobbiamo dimostrare, attraverso i fatti, quello che diciamo. In questo momento per riconquistare il loro entusiasmo servono i risultati, da raggiungere anche attraverso le prestazioni. Questa è la strada che stiamo cercano di percorrere".

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