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Venerdì, 26 Aprile 2024
Scuola

"In caso di febbre l'alunno verrà affidato alle autorità sanitarie", l'ultima fake news smascherata dal Miur

Il Ministero della Pubblica Istruzione sollecita l'attenzione dei genitori riguardo alla falsa notizia che gira sul web negli ultimi giorni: "Il Protocollo di sicurezza prevede il rientro a casa e l'attivazione dei necessari protocolli sanitari"

In rete, circolano da giorni notizie tendenziose e, il più delle volte, non corrispondenti alla realtà, riguardanti le disposizioni contenute nel Protocollo di Sicurezza elaborato dal Miur per la riapertura delle scuole, prevista nel mese di settembre, e volto a contrastare l'emergenza Covid-19.

In caso di sintomi, rientro nel proprio domicilio e attivazione dei protocolli necessari

A smascherare questa "bufala" è lo stesso Ministero della Pubblica Istruzione, in una nota: "Sta purtroppo girando una grave fake news su cosa accade quando si deve gestire un alunno che, all'interno dell’istituto scolastico, mostra sintomi compatibili con l'infezione da Covid-19. Si arriva a sostenere che ai genitori non sarà permesso prelevare i propri figli e che questi saranno affidati all'autorità sanitaria. Niente di più falso, ovviamente. Il Protocollo di sicurezza prevede invece che si debba provvedere quanto prima possibile 'al ritorno al proprio domicilio' e ad attivare i necessari protocolli sanitari per la sicurezza di tutti".

In particolare, secondo quanto stabilito dall'art. 7 del Protocollo d'Intesa, intitolato "Disposizioni relative alla gestione di una persona sintomatica all'interno dell'Istituto scolastico": "Nel caso in cui una persona presente nella scuola sviluppi febbre e/o sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, si dovrà procedere al suo isolamento in base alle disposizioni dell’autorità sanitaria contenute nel Documento tecnico, aggiornamento del 22 giugno u.s., alla sezione 'Misure di controllo territoriale' che, in coerenza con quanto già individuato nel 'Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro' del 24 aprile 2020 (punto 11 - Gestione di una persona sintomatica in azienda), ha individuato la procedura da adottare nel contesto scolastico"

Si riporta di seguito la disposizione: “Misure di controllo territoriale - In caso di comparsa a scuola in un operatore o in uno studente di sintomi suggestivi di una diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, il CTS sottolinea che la persona interessata dovrà essere immediatamente isolata e dotata di mascherina chirurgica, e si dovrà provvedere al ritorno, quanto prima possibile, al proprio domicilio, per poi seguire il percorso già previsto dalla norma vigente per la gestione di qualsiasi caso sospetto. Per i casi confermati le azioni successive saranno definite dal Dipartimento di prevenzione territoriale competente, sia per le misure quarantenarie da adottare previste dalla norma, sia per la riammissione a scuola secondo l’iter procedurale altrettanto chiaramente normato. La presenza di un caso confermato necessiterà l’attivazione da parte della scuola di un monitoraggio attento da avviare in stretto raccordo con il Dipartimento di prevenzione locale al fine di identificare precocemente la comparsa di possibili altri casi che possano prefigurare l’insorgenza di un focolaio epidemico. In tale situazione, l’autorità sanitaria competente potrà valutare tutte le misure ritenute idonee. Questa misura è di primaria importanza per garantire una risposta rapida in caso di peggioramento della situazione con ricerca attiva di contatti che possano interessare l’ambito scolastico. Sarebbe opportuno, a tal proposito, prevedere, nell’ambito dei Dipartimenti di prevenzione territoriali, un referente per l’ambito scolastico che possa raccordarsi con i dirigenti scolastici al fine di un efficace contact tracing e risposta immediata in caso di criticità”.

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