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Sapore d'Irpinia

Sapore d'Irpinia

A cura di Rosa Iandiorio

L’Irpinia è una terra di sapori autentici, custode antica di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto. Un luogo incantevole dove sedersi in silenzio per ammirare la sua anima più vera. L'anima di una terra dove per secoli la natura ha scandito i ritmi del tempo, lasciandoci in eredità un patrimonio agroalimentare immenso. È tempo di partire buongustai per riscoprire insieme questo ‘Sapore d'Irpinia’

Sapore d'Irpinia Montemarano

Top 100 Wine Spectator, due vini irpini nella classifica più importante al mondo

La più influente classifica enoica premia il Taurasi Molettieri e il Fiano Colli di Lapio. 23 le etichette italiane sulle 100 selezionate

La più influente classifica di vini al mondo, la Top 100 Wines of 2021 Wine Spectator vede protagonisti due vini irpini. Sono il Taurasi Vigna Cinque Querce 2013 di Salvatore Molettieri e Colli di Lapio Fiano di Avellino 2019 di Clelia Romano

Le due etichette rientrano a pieno titolo nella Top 100 della rivista per quello che la stessa “Wine Spectator” chiama “fattore X”, ovvero quelle variabili capaci di generare interesse ed entusiasmo intorno ad un vino, oltre, ovviamente, alla qualità (basata sul punteggio), al valore (basato sul prezzo) e alla disponibilità (basata sul numero di casse prodotte o importate negli Stati Uniti).

 Un riconoscimento importantissimo perché “Wine Spectator” è considerata globalmente la rivista più autorevole al mondo. La redazione del magazine ogni anno analizza la qualità del vino del pianeta e i settori di marketing nell’industria vitivinicola mondiale. La rivista viene seguita in ogni angolo del pianeta ed i produttori sanno che se entrano nelle sue pagine avranno un successo commerciale assicurato nei mercati enologici più importanti al mondo.

Molettieri e Colli di Lapio sono ormai due certezze dell'enologia irpina, due punte di diamante che si sono affermate nel comparto vitivinicolo internazionale per il forte eco territoriale, l'attaccamento alle radici e l'identità di una lunga tradizione contadina. Un’identità che che hanno saputo codificare in modo singolare portando nel calice una grande varietà di profumi e sentori che riflettono la storia di una terra che ha nel vino il suo più grande patrimonio culturale. 

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