Ricette della tradizione: gli scaldatelli
Taralli bolliti dal gusto intramontabile: 'uno tira l'altro'
Gli scaldatelli sono taralli di colore dorato, lucido, croccante, con aroma fragrante, misto tra olio e vino e che rilasciano, durante la masticazione, un retrogusto piacevole di finocchio. Chiamati anche “taralli scaldati, o bolliti” sono dei prodotti tipici dell’antica tradizione gastronomica irpina. Complice la vocazione cerealicola al confine tra la Puglia e l'Irpinia d'oriente questo stuzzicante tarallo resta uno di quei prodotti intramontabile realizzati con orgoglio in tutti i panifici della provincia avellinese, ma anche nelle case dove le massaie preservano le buone abitudini di famiglia.
Vediamo insieme la ricetta
Ingredienti per una quarantina di pezzi
- 1 Kg di farina 0
- 200 g di olio extravergine
- 150 g di acqua
- 150 g di vino bianco secco
- 5 g di lievito di birra fresco
- 20 g di sale (da miscelare alla farina prima di impastare)
- semi di finocchietto a piacere
Procedimento
- Impastiamo gli ingredienti a mano, o in planetaria e fare riposare una mezz'ora.
- Dividere la pasta a tocchi e prima di dare la forma agli scaldatelli tirarla per 4/5 volte con il mattarello ripiegandola su se stessa più volte, come se la si volesse sfogliare.
- Preparare le forme classiche degli scaldatelli come in foto.
- In una pentola fare bollire l'acqua e immergere gli scaldatelli 4/5 per volta.
- Appena salgono a galla mettere in uno scolapasta e poi su una tovaglia di cotone ad asciugare.
- Fateli asciugare tutta la notte, girandoli una o due volte e infornare al mattino a 200/210° forno statico o 180° ventilato.