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Sabato, 27 Aprile 2024
Sapore d'Irpinia

Sapore d'Irpinia

A cura di Rosa Iandiorio

L’Irpinia è una terra di sapori autentici, custode antica di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto. Un luogo incantevole dove sedersi in silenzio per ammirare la sua anima più vera. L'anima di una terra dove per secoli la natura ha scandito i ritmi del tempo, lasciandoci in eredità un patrimonio agroalimentare immenso. È tempo di partire buongustai per riscoprire insieme questo ‘Sapore d'Irpinia’

Sapore d'Irpinia

Nuovi autoctoni d'Irpinia, Slow Food presenta l'antico vitigno "Grecomusc"

Martedì alle 14.00, al Vinitaly, in degustazione le annate 2016 e 2019 di: Cantine Fratelli Addimanda, Cantine Lonardo e Cantine Guastaferro

Presso il VINITALY Tensostruttura Area B collettiva CCIAA Avellino Piazza IRPINIA la, Condotta Slow Food “Irpinia Colline dell' Ufita Taurasi" organizza un evento dedicato ad un prezioso vitigno autoctono d’Irpinia: il “Roviello o Rovello bianco“, ormai noto come il Greco Musc. 

  L’incontro sarà moderato da Giancarlo Gariglio di Slow Wine, la guida dedicata al mondo del vino. Ad ogni calice saranno abbinate pietanze a base dei presidi Slow Food dell'Irpinia e della Campania. 

L'evento mira a diffondere e promuovere questo antico vitigno attraverso la degustazione di due annate in particolare, la 2016 e la 2019, scelte dalle uniche azienda che producono questo vino - Le Cantine Fratelli Addimanda, Cantine Lonardo e Cantine Guastaferro - in quanto considerate le migliori fino ad oggi.

Cos'è il GrecoMusc

Il “Greco Musc” è una varietà autoctona minore a bacca bianca. L’aggettivo “musc’” indica che durante il processo maturativo il chicco appassisce rapidamente soltanto sulla buccia, rendendola più rugosa, mentre la polpa, nel suo interno, risulta integra e più concentrata.

Descrizione

Dal 2009 è iscritta nell’elenco dei vitigni autoctoni italiani con il nome di “Rovello” o “rovello bianco”. Il nome coniato dai vigniaioli locali è legato al più famoso vitigno “Greco”, anche se con esso non ha alcun legame di parentela. È stato semplicemente usato a lungo come uva da taglio per il Greco. Il rovello bianco ha il grappolo grande ma spargolo e il chicco possiede la singolare caratteristica che la buccia cresce a dismisura rispetto alla polpa interna e genera così l'inconfondibile aspetto di uva moscia, "Grecomusc’" appunto. Ciò genera un rapporto solido/liquido a sfavore di quest’ultimo, e genera condizioni di vinificazioni con una scarsa resa in liquido.

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