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Sabato, 27 Aprile 2024
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Lotta alla criminalità, Airoma: "Per una prevenzione seria bisogna agire sul consenso sociale"

A Palazzo Caracciolo un incontro sul ruolo delle associazioni e delle istituzioni nel contrasto all'illegalità all'indomani della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

Questo pomeriggio, a Palazzo Caracciolo, si è tenuto l'incontro "Il ruolo delle associazioni e istituzioni nel contrasto all'illegalità" promosso da Cgil Avellino, Libera Campania e ANPI Avellino in occasione della XVIII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che è stata celebrata ieri 21 marzo.

L'iniziativa di oggi nasce con lo scopo di offrire alla collettività spunti di riflessione sulle prospettive concrete alla lotta all’illegalità e alle associazioni mafiose ricordando anche le tante persone innocenti che hanno perso la vita per mano della criminalità organizzata. L'ultima, Francesco Pio Maimone che, stando a quanto riferiscono le fonti investigative, sarebbe stato ucciso dal figlio di un camorrista. Al 18enne, ferito mortalmente durante la notte del 20 marzo scorso nella zona del lungomare di Napoli, è stato dedicato un minuto di silenzio.

Airoma: "Lottiamo contro la mafia e tutte le altre forme di criminalità"

"Questa è un'occasione importante - afferma Domenico Airoma, Procuratore della Repubblica di Avellino -non soltanto per riflettere sull'importanza della lotta e della resistenza alle mafie ma anche per ricordare che il territorio è afflitto da altre forme di criminalità, quelle di tipo economico-finanziario e amministrativo, che non sono meno pervasive ed aggressive. Anzi, molto spesso la criminalità mafiosa si avvale di esse per espandersi. Quindi, le mafie non devono costituire in qualche modo l'alibi per dimenticare altre priorità e altre emergenze che assillano i territori, soprattutto quelli che all'apparenza possono sembrare più tranquilli come il nostro".

"Bisogna agire sul consenso sociale"

"Se si vuole portare avanti una prevenzione seria, la lotta alla mafia deve essere un movimento culturale prima che repressivo - sottolinea il procuratore - bisogna agire sul consenso sociale. La vicenda di Messina Denaro lo testimonia. Quante volte assistiamo ad arresti di capimafia a cui non segue il plauso delle comunità ma i fischi. Bisogna capire che le mafie occupano dei vuoti. Per questa ragione preferisco andare nelle scuole a parlare con i giovani" conclude.

Fiordellisi: "Le istituzioni sono chiamate alla trasparenza"

"Il contrasto alla criminalità organizzata è un impegno che va rinnovato ogni giorno - sostiene Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil di Avellino - la vicenda drammatica accaduta ieri a Napoli ci fa capire che dobbiamo lavorare per recuperare le ingiustizie sociali, le disuguaglianze e fare in modo che le istituzioni mantengano la loro trasparenza, soprattutto adesso che ci dovrebbe essere una nuova serie di risorse del PNRR. Chiediamo il massimo del confronto per avere legalità" conclude. 

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