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Braglia resta all'Avellino, parola di D'Agostino: "Il nostro progetto è veritiero, non buttiamo il bambino con l'acqua sporca"

Il numero uno della società biancoverde è intervenuto oggi presso la sala stampa del 'Partenio-Lombardi' per fare il punto della situazione: "Ci siamo presi 36 ore di tempo per ragionare. La svolta sta per arrivare e non dobbiamo farci prendere dai mal di testa"

Piero Braglia resta sulla panchina dell'Avellino. Ad annunciarlo ufficialmente è il presidente, Angelo Antonio D'Agostino, in una conferenza stampa tenutasi allo stadio "Partenio-Lombardi".

"Il momento negativo sta per passare, la svolta arriverà"

Ecco le dichiarazioni del numero uno della società biancoverde: "La classifica non ci dà quello che ci aspettavamo, l'ultima prestazione benché meno. Ci tenevamo, dunque, a fare questa conferenza stampa per parlare del progetto che abbiamo messo in piedi. Noi siamo abituati a costruire un progetto sulle cose che abbiamo costruito all'inizio e non a smontare i progetti in corso d'opera. Ho pensato in queste ore a un eventuale cambiamento, ma alla fine è venuto fuori, dalle cose che abbiamo analizzato, che secondo me non dobbiamo smontare alcun tipo di progetto. Dobbiamo continuare ad andare avanti per le cose che abbiamo prefissato all'inizio. Abbiamo confermato Braglia poco più di due mesi fa, sono sicuro che non abbiamo sbagliato su niente e non falliremo neanche questa volta. Era giusto metterci la faccia oggi e far sapere com'è la situazione, a meno che essa non precipiti".

Un'affermazione che, tuttavia, contrasta con quanto detto ieri pomeriggio, a Montefalcione, dal presidente, in occasione dei festeggiamenti per la campagna elettorale: "Ci siamo presi 36 ore di tempo per ragionare. Alla luce della nostra riflessione, abbiamo fatto una serie di verifiche e riteniamo di non dover fare questo cambiamento in corso. La svolta sta per arrivare e non dobbiamo farci prendere dai mal di testa. Mister Braglia non è l'ultimo arrivato: è un allenatore navigato e la riflessione che ci siamo presi è stata fatta anche in quest'ottica. Non c'è un allenatore sulla piazza come lui e, del resto, nemmeno un allenatore di spessore elevato verrebbe in una piazza così importante". 

Ci sono delle situazioni non ancora al completo. La nostra fiducia al mister è incondizionata, ma..."

Quali sono i problemi che stanno inficiando l'andamento della squadra? "Ci sono una serie di fattori, tra cui anche gli infortuni che ci stanno creando difficoltà. Ci sono delle situazioni ancora non al completo che dovremmo risolvere. Mi aspetto comunque un cambiamento. Chiaramente, i risultati non ci danno ragione: hanno ragione i tifosi, abbiamo ragione anche noi che abbiamo allestito una rosa molto importante, soddisfacendo ciò che il mister aveva richiesto. Io non penso che si potesse fare meglio di così, il momento negativo sta per passare, non bisogna buttare il bambino con l'acqua sporca. Il nostro progetto è veritiero: buttare tutto a mare significa fallire. Sinceramente, credevo ci potessero essere problemi nello spogliatoio, invece no. Il calcio è così: anche il Catanzaro sta attraversando un periodo simile al nostro. E che cosa dovremmo fare? L'anno scorso, nonostante tutti i problemi avuti, siamo riusciti ad arrivare alle semifinali dei playoff. Se oggi esonero l'allenatore, chi ci può dare di più in questo momento? Io ritengo che non ci sia ancora una crisi per arrivare a una decisione così drastica".

Qualora il prossimo match di sabato contro la Virtus Francavilla dovesse andare male: "Vediamo cosa succede. Sicuramente, potremmo ritornare sulle nostre valutazioni. La partita di domenica contro il Monterosi ci ha già portato a valutare una scelta, poi abbiamo ritenuto che non fosse ancora il momento. Oggi, siamo a 9 punti dalla prima, si può ancora recuperare. Sono fiducioso da questo punto di vista. E' chiaro che nel momento in cui recuperare è impossibile, bisogna salvare il salvabile. Qualunque sia la scelta che decidiamo di fare, dobbiamo cercare di riparare. In questo momento, la nostra fiducia è incondizionata: è ovvio però che se perdi una partita, poi ancora un'altra, poi ancora un'altra, non lo sarà più. Il mister crede nella squadra e in quello che è stato costruito".

Sul rapporto con il direttore sportivo, Salvatore Di Somma: "Abbiamo cercato di accontentare le sue richieste e quelle del mister. Anche il famoso attaccante che la piazza stava cercando noi avremmo voluto prenderlo, il mister ha detto di no".

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