Avellino-Bari, Braglia: "Sappiamo contro chi giochiamo, ci metteremo al loro livello"
Le parole del tecnico biancoverde in vista del big match di lunedì sera: "Dire che è decisiva è una parola grossa: io ho perso un campionato con 12 punti di vantaggio. Dobbiamo essere pratici, cattivi, determinati"
Ecco le dichiarazioni di mister Piero Braglia, in vista del match Avellino-Bari, in programma lunedì sera alle ore 21 allo stadio "Partenio-Lombardi" e valevole per la diciassettesima giornata del campionato di Serie C, girone C.
"Dire che è decisiva? Una parola grossa. Il Bari ha qualità per farci male"
Il tecnico biancoverde descrive il big match del prossimo monday night: "Dire che è decisiva è una parola grossa: io ho perso un campionato con 12 punti di vantaggio. Da lì, ho capito che i campionati si decidono a marzo. E' chiaro che se vinci, riapri i discorsi. Il Bari è partito sicuramente meglio di noi: il problema è che noi abbiamo pareggiato molto e vinto poco all'inizio, qualche risultato l'abbiamo buttato via. Se l'Avellino non è concentrato contro il Bari, ditemi quando lo sarà: dei risultati delle altre, non è che me ne interessi molto. Adesso, il nostro percorso è quello di fare nuovi risultati e nuovi punti. Sappiamo contro chi giochiamo e sappiamo che, se sbagliamo, hanno la qualità per farci male. Sarà una partita molto attenta, che verrà giocata soprattutto a centrocampo: è lì che loro hanno la loro forza. Ci metteremo al loro livello e vedremo come finirà".
Come si affronta la prima della classe?: "Bisogna vedere come viene interpretata la gara: problemi ai ragazzi non ne creo. Cerco sempre di trovare la soluzione per la quale loro sono più tranquilli. Dobbiamo fare una prestazione diversa, prepararci bene e fare le cose che sappiamo fare".
"Aloi deve capire di giocare in un certo modo, Di Gaudio è un trascinatore"
Sulle condizioni di alcuni calciatori biancoverdi: "Scognamiglio è, tra i giocatori, quello che ha più bisogno di lavorare. Plescia ha avuto qualche problema, ma è stato risolto. Gli altri stanno tutti bene: Carriero ha ripreso; Aloi deve capire che se vuole giocare, deve andare in un certo modo; Mastalli è l'unico che non ha mai saltato un allenamento e va a duemila. Purtroppo, ci sono tremila cose durante una partita che noi non possiamo sottovalutare".
Su Antonio Di Gaudio, protagonista nell'ultimo match contro la Turris (1-2): "E' l'unico giocatore che si sceglie la posizione: non gli do mai grandi compiti, voglio solo che lui trascina la squadra. E' uno che ti può saltare l'uomo e tirare con facilità. Le grandi partite le giocano i giocatori importanti. A me l'ansia veniva quando giocavamo contro le squadre piccole, me ne accorgevo alla fine del primo tempo che non c'eravamo con la testa. A volte sottovalutiamo quest'aspetto e pensiamo che tutto sia dovuto".
"Il Bari ha giocatori di Serie B. Formazione? Non escludo niente"
Sull'avversario di lunedì sera: "Il Bari ha dimostrato finora di essere forte: hanno giocatori di Serie B, hanno sempre fatto categorie importanti. Secondo me, hanno scelto un allenatore per giocare in una certa maniera e hanno preso calciatori per giocare in quella maniera. Io Botta non lo vado a inseguire. Giocano a calcio: se hanno 6 punti di vantaggio sul Monopoli e 9 su di noi, un motivo ci sarà. Vediamo quello che ci serve, come a Torre del Greco, per schierare la formazione migliore possibile".
Sulla formazione da schierare: "Io non escludo niente: può essere tutto e il contrario di tutto. Sono convinto che Matera può fare ancora di più, per quanto ha fatto una buona gara a Torre. Sono contento che il ragazzo sta avendo soddisfazioni, ma sono della convinzione che può fare ancora molto. Per Carriero, non dipende da me. Deve convincersi di una cosa: che ogni stagione è una cosa diversa, che ogni partita è una cosa diversa. Carriero deve ritrovare l'incazzatura che aveva lo scorso anno: se perde di queste cose, fa fatica. Sono le sue caratteristiche: la corsa, l'aggressività. Ha avuto una serie di problemi importanti, adesso sta bene e deve ritrovare le motivazioni".
Sul pubblico previsto per la partita di lunedì sera: "So che li abbiamo fatti anche incazzare, ora dobbiamo mettere da parte tutto e cercare di risolvere quello che si può ancora. Io mi ricordo l'anno scorso: i primi 20 minuti 'Oh come siamo bravi', 'Oh come siamo belli', e poi abbiamo perso 4-1. Dobbiamo essere pratici, cattivi, determinati. Quando giochiamo contro certe squadre con quest'atteggiamento ci mettiamo al pari di tutti; quando ciò non avviene, facciamo fatica".
La stampa barese descrive l'Avellino come una squadra troppo maschia e poco spumeggiante: "A me di quello che dicono a Bari non me ne frega niente. Io non ho mai visto che giocano questo grande calcio: anche loro giocano cattivi, si sono adattati alla categoria. Mi aspetto un avversario altrettanto tosto, e noi dobbiamo fare altrimenti".
"Var in Serie C? Io non credo alle favole"
Sulla possibile introduzione del Var in Serie C: "Io non credo alle favole. Bisognerebbe puntare su una migliore preparazione degli arbitri. Quando giocavo io c'erano i Mariani, gli Amato che poi sono andati a fare gli arbitri internazionali. Ora faccio fatica a trovare arbitri bravi: spesso non c'è comunicazione con i guardalinee o con il quarto uomo".