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Alta Velocità e Traforo del Partenio, Biancardi: "In Irpinia si fa solo polemica"

Le parole dell'ex presidente della Provincia di Avellino e attuale consigliere: "Vedo un appiattimento completo, una mancanza di novità e proposte, un silenzio che fa spavento. Bene ha fatto il sindaco Festa a far notare le sue istanze verso le istituzioni"

Larghe intese a Palazzo Caracciolo nel corso del Consiglio Provinciale tenutosi in data odierna. C'è, tuttavia, chi ha colto l'occasione per punzecchiare l'amministrazione Buonopane: è l'ex presidente della Provincia di Avellino, nonché attuale consigliere, Domenico Biancardi, intervenuto a margine della seduta straordinaria di questa mattina, in merito alle questioni relative all'Alta Velocità e al Traforo del Partenio.

"Vedo l'assenza completa di una politica qui in Irpinia"

"Che siamo stati trascurati, è fuori discussione. Che ci sia stata poca attenzione da parte di tutti i rappresentanti istituzionali chiamati in causa è altrettanto vero. Che ci sia rammarico da parte di tutti noi per non aver insistito, soprattutto in questo momento, sui temi riguardanti la nostra provincia è un altro dato negativo" esordisce Biancardi. "Onestamente, oggi, non vedo l'Irpinia seduta a un tavolo di una qualsiasi commissione regionale o nazionale, dove si possa parlare di qualche progetto importante. Vedo, piuttosto, l'assenza completa di una politica, qui in Irpinia, che possa mettere in atto tutto questo. Allo stesso modo, io vedo da questo Consiglio Provinciale un appiattimento completo, una mancanza di novità e proposte, un silenzio che fa spavento. Sono imbarazzato e la mia assenza nelle varie discussioni di questi mesi è giustificata dal vuoto che la Provincia dovrebbe iniziare a colmare, ma che non fa perché non ci sono i presupposti".

"Avevamo intenzione di collegare la Valle Caudina a Napoli e Salerno"

Sul Traforo del Partenio: "Non è stato un mio progetto. Era una proposta, accompagnata da un piano di fattibilità, sul quale la Provincia ha lavorato e ha provveduto a completarlo, con tutti i pareri favorevoli per il progetto. Avevamo intenzione di collegare la Valle Caudina sul mare e, quindi, a Napoli e Salerno, verso il Mediterraneo: un'area non può svilupparsi se non ha collegamenti con il mare, neppure se è industriale o di interporto. Un progetto importante che era stato posto all'attenzione anche della Carfagna ma che vede la Provincia di Benevento superarci anche su questo, avendo ottenuto circa 9 milioni di euro per finanziare una galleria che collega Nola ad Arpaia: un km di collegamento in più rispetto a quello che noi avevamo immaginato. In Irpinia si fa solo polemica su tutto, invece nelle altre aree ci tolgono soldi e fondi, proprio perché la politica qui non c'è".

"Non è il giudizio di un Tar a cambiare la visione politica di un'istituzione pari a zero"

Occhi puntati anche sul ricorso al Tar di Salerno presentato da Angelo Antonio D'Agostino (candidato alla presidenza nelle ultime elezioni provinciali dello scorso dicembre) e previsto per il prossimo 27 aprile: "Vediamo che cosa dirà il Tar e poi possiamo immaginare un futuro diverso. Ripeto: non è il giudizio di un Tar a cambiare la visione politica di un'espressione istituzionale che, oggi, è pari a zero. Bene ha fatto anche il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, a far notare le sue istanze verso le istituzioni. Se andiamo a vedere un bilancio regionale sui fondi che sono stati stanziati tra le cinque province campane, noi siamo gli ultimi, perché la Cabina di Regia che la Provincia di Avellino doveva predisporre per il PNRR, per il quale avevamo 200 progetti approvati con la mia presidenza, aiutando i comuni per le progettualità e mettendo in rete i castelli dell'Irpinia, non c'è più. Abbiamo lasciato i sindaci soli nel governo dei progetti con il PNRR. Alla fine, la maggior parte di questi progetti non verrà finanziata: i sindaci hanno fatto quello che potevano fare, la Provincia no".

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