Smaltimento oli esausti: i punti di raccolta ad Avellino

Dove buttare l'olio esausto ovvero quello utilizzato per la cottura dei cibi? Versarlo nel lavandino è una delle abitudini casalinghe più scorrette e inquinanti perché intasa le tubature e non è assolutamente biodegradabile. Lo smaltimento negli scarichi provoca, infatti, danni insostenibili e irreparabili all'ambiente in quanto va a inquinare le falde acquifere, il mare e i bacini idrici.

Per garantire il corretto smaltimento degli oli alimentari esausti ed evitare che i cittadini abbiano comportamenti errati, il Comune di Avellino ha disposto l'installazione sul territorio comunale di circa 15 contenitori in cui confluiscono oli vegetali alimentari ovvero quelli adoperati per le fritture e la cottura degli alimenti, ma anche gli oli di conservazione dei cibi in scatola o in vetro, gli oli vegetali deteriorati o scaduti. Non rientrano in questa tipologia di raccolta l'olio motore, il lubrificante, salse o sostanze chimiche.

I contenitori di colore blu, posti in diverse zone della città, presentano un doppio scompartimento: uno per lo smaltimento dell’olio sfuso, l’altro per quello raccolto in involucri di plastica come le bottiglie.

La raccolta viene effettuata due volte a settimana dall’impresa “Lem” il cui compito è quello sia di tenere pulite le zone circostanti sia di assicurare il lavaggio dei contenitori con cadenza periodica, almeno una volta al mese.

Punti di raccolta olio alimentare esausto

Ecco dove sono stati sistemati i primi contenitori ad Avellino:

• Picarelli, nei pressi della scuola
• vicino al centro sociale di San Tommaso
• Via Morelli e Silvati, in corrispondenza del centro sociale “Samantha della Porta”
• presso le scuole di Rione Parco
• presso le scuole di Bellizzi
• Borgo Ferrovia
• Rione Mazzini
• Valle
• Via Cavour – traversa della scuola
• Via Scandone
• Piazza del Popolo