"Sulla via dei padri", il documentario sulla Transumanza al Festival del Cinema di Salerno

I legami, le radici e la storia di una comunità emergono in "Sulla Via dei Padri", il documentario di Bruno Palma che accende i riflettori sulla Transumanza. Il regista, originario di Bisaccia, il 30 novembre sarà al festival del Cinema di Salerno per raccontare attraverso l'arte della cinepresa la vita della famiglia Moscariello. 

Un documentario di 52 minuti, narrazione fedele della vite di Felice, Massimo e Manuel (rispettivamente padre, figlio e nipote): tre generazioni a confronto che rinnovano periodicamente il rito della transumanza. Una 'favola' senza tempo che scandisce le loro esistenze secondo i ritmi della natura e le esigenze delle vacche da latte allevate allo stato brado.  

Proprio la settimana scorsa si è conclusa la transumanza invernale. Felice, insieme alla sua famiglia, è partito dall’altopiano di Verteglia (Montella), sui monti Picentini, per arrivare, dopo circa 130 km, fino alla diga di Capacciotti, nei pressi di Cerignola, in provincia di Foggia. D’estate ripercorrerà lo stesso tragitto, ma al contrario. Un itinerario incredibile lungo l'antica via dei tratturi. Qui da centinaia di anni si ripete questo spostamento a piedi e il percorso è ben fissato nella memoria degli animali e dei loro mandriani. Montella è un po' il fulcro di questa meravigliosa ritualità: grazie alla resilienza di pastori, casari e normali cittadini la transumanza riesce ad attraversare le epoche sopravvivendo alla società industriale.

Ogni anno, in primavera e in autunno tra il magico suono dei campanacci la famiglia Moscariello permette alla comunità di rivivere la naturalità di gesti primordiali che celano tradizioni che vanno tutelate e preservate. Sulla Via dei Padri si inserisce nell'ambizioso progetto di tutelare un patrimonio culturale poco conosciuto, una festa vagante in cui il rito si è fuso con la storia.