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Cultura

"Lettere dal fronte", Gianluca Amatucci dà voce ai soldati e alle vittime delle guerre

Il giornalista avellinese ha raccolto, attraverso un lavoro di ricerca storica, le lettere di soldati italiani della prima e seconda guerra mondiale e non solo

Gianluca Amatucci, giornalista avellinese, ha presentato al Circolo della Stampa di Avellino il suo ultimo monologo dal titolo "Lettere dal fronte" in cui racconta la guerra di ieri e di oggi attraverso gli occhi del cuore e dell’anima di chi l’ha vissuta e la vive trasmettendo un messaggio di speranza, ovvero l'auspicio che si possa giungere finalmente ad una pace nei territori assediati dai bombardamenti.

Dalla Grande Guerra ai conflitti contemporanei

"Sono partito con la Grande Guerra per poi passare al secondo conflitto mondiale - ha spiegato l'autore - in questa macchina del tempo ricca di sentimenti, storie e racconti parlo anche delle missioni italiane in Afghanistan e della guerra in Ucraina. Ho raccolto alcune lettere di soldati italiani compiendo un lavoro di ricerca storica proiettato all'oggi visto che stiamo vivendo questa drammatica crisi legata alla guerra in Europa. Non dobbiamo dimenticare che ci sono anche tanti piccoli e grandi conflitti di cui si parla poco. Con questi racconti cerco di portare avanti le voci dei soldati impegnati nei teatri di guerra ma anche e soprattutto quelle delle vittime, bambini e famiglie costretti a vivere in condizioni di difficoltà".

Spazio alle lettere dei bambini ucraini

In "Lettere dal fronte", l'autore dedica uno spazio anche ai bambini ucraini che chiedono a gran voce che cessi l’orrore della guerra che, da oltre un anno, insanguina il cuore dell’Europa. "Nelle lettere di Natale - ha affermato l'autore - i bambini chiedono di poter ricevere in regalo dei giocattoli. Oggetti che in altri contesti sono considerati la normalità ma che in periodi di guerra non si riescono a trovare. Qualcuno chiede persino che gli venga portato indietro il papà che, purtroppo, ha perso durante la guerra".

"L'Accademia dei Dogliosi di Avellino - ha dichiarato il presidente Fiorentino Vecchiarelli - propone da sempre degli incontri di carattere culturale che spaziano dall'arte alla letteratura. Nell'ultimo periodo abbiamo avuto ospiti illustri e questa sera abbiamo deciso di dedicare l'incontro a Gianluca Amatucci che ha realizzato un monologo interessante, capace di toccare i sentimenti di ciascuno di noi e di riscoprire la memoria". 

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