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Cultura

Presentata “Avellino letteraria”: "Abbiamo un territorio che merita di essere osservato, amato e visitato"

Obiettivo fondamentale è quello di promuovere la letteratura, far conoscere e rivalutare il patrimonio storico, artistico, culturale e religioso dei nostri Comuni, creando così una condivisione identitaria

Nella giornata di oggi, presso Villa Amendola, è stata presentata la II° edizione della rassegna “Avellino Letteraria”. L’evento patrocinato dal Comune, dalla Provincia e dalla Diocesi di Avellino, promosso da Festa Viaggi, è stato organizzato da Annamaria Picillo, Presidente di Itinerando Irpinia. L’iniziativa, che comincerà ufficialmente il 28 maggio e che si concluderà il 17 dicembre, consiste in 12 imperdibili incontri all’insegna della cultura: dalla musica, al teatro alla poesia, alla scienza e alla filosofia.

Obiettivo fondamentale  è quello di promuovere la letteratura, far conoscere e rivalutare il patrimonio storico, artistico, culturale e religioso dei nostri Comuni, creando così una condivisione identitaria: "La nostra città ha cultura e anche i nostri luoghi, abbiamo un territorio che merita di essere osservato, amato e visitato. Abbiamo dei posti magnifici che meritano di essere conosciuti e visitati – ha dichiarato Picillo - siamo qui per dare inizio a un nuovo percorso letterario: 12 eventi che tratteranno opere letterarie, di narrativa, di saggistica e soprattutto di storia locale, perché è attraverso il libro che dobbiamo tramandare e conoscere le proprie origini e i nostri predecessori. Questa iniziativa nasce dalla voglia di stare insieme; ringrazio l’Amministrazione comunale che mi ha permesso non solo di scrivere questo format ma anche di trasmettere l’amore per la mia città". 

Presente all’evento anche il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, che ha sottolineato l’importanza della cultura, elemento essenziale, in grado di far conoscere non solo noi stessi ma anche le nostre radici:  "Annamaria presentò l’iniziativa durante il periodo della pandemia e temeva che si presentassero delle difficoltà per sostenerla, nonostante ciò, l’idea è stata accolta con interesse, attenzione e coraggio. La cultura dei libri è fondamentale perché aiuta a raccontarci, conoscerci e far conoscere. All’interno della Campania siamo poco conosciuti e non abbiamo il coraggio di uscire fuori dai confini. Dunque, dobbiamo avere la forza e il coraggio di  rapportarci a questo nobile sentimento della cultura, sostenendo le iniziative che ci permettono di tramandare la nostra storia. La cultura ci aiuta a crescere. Queste manifestazioni ci permettono di vivere la nostra città e sentirla nostra", conclude.

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