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Cronaca

Processo Nuovo Clan Partenio, Costantino Giordano accusa Pascale: "Ieri mi ha minacciato in strada"

Continua il processo che vede imputati gli affiliati al Nuovo Clan Partenio; accusati, a vario titolo, di associazione di stampo camorristico, tentata estorsione, usura e turbata libertà degli incanti

Continua il processo che vede imputati gli affiliati al Nuovo Clan Partenio; accusati, a vario titolo, di associazione di stampo camorristico, tentata estorsione, usura e turbata libertà degli incanti. Nella giornata di oggi, all'interno dell'Aula di Assise del Tribunale di Avellino - dinanzi al giudice dott. Gian Piero Scarlato, con i giudici a latere dott. Giulio Argenio e dott. Lorenzo Corona - è stato il grande giorno del sindaco di Monteforte, Costantino Giordano. Il primo cittadino, indagato per estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di Gennaro Pascale - ex socio del ristorante O'Pagliarone - è stato citato come teste dall'avvocato Gaetano Aufiero, difensore di Nicola Galdieri. Giordano è giunto in aula affiancato dall'avvocato Gerardo Di Martino.

Nella giornata di oggi avrebbe dovuto essere ascoltato Giuseppe Cutillo ma, la sua assenza, ha spinto il giudice a chiedere ai carabinieri di Atripalda di provvedere all’accompagnamento coattivo del suddetto. Successivamente, ha comunicato di non poter venire per motivi di lavoro. Il primo escusso, un medico dentista, ha affermato di aver conosciuto Nicola Galdieri poiché, quest’ultimo, ha effettuato una seduta d'igiene dentale presso il suo studio.

Riflettori sull'aggiudicazione del ristorante "O' Pagliarone" e sulle bancarelle di Monteforte Irpino

Il sindaco Giordano doveva chiarire alcune circostanze sull'aggiudicazione dell'ex ristorante O' Pagliarone finito all'asta e sulla fiera delle bancarelle di Monteforte Irpino che ogni anno veniva organizzato da Livia Forte e dal marito della "Lady delle aste". Giordano ha scelto di rispondere, affermando di conoscere Galdieri Nicola da molti anni: “Io sono appassionato di uccelli e, anni fa, andavo a casa della famiglia per acquistare i canarini. Nell’aprile del 2021 ho appreso dai giornali che la signora Livia Forte aveva rilasciato delle dichiarazioni che mi riguardavano. Successivamente, recentemente, la situazione si è ripetuta. Recentemente, ho saputo dai giornali di essere indagato. Non sono mai stato convocato dalla polizia giudiziaria per ciò che ho letto sui giornali”.

Successivamente, poi, le domande si sono spostate sulla fiera delle bancarelle di Monteforte: “Appena mi sono insediato nel 2016, il Comandante dei Vigili Urbani ha ritenuto non fosse possibile effettuare la suddetta fiera. Neanche io ero d’accordo perché, nel tempo, era avvenuta anche una rissa e creava problemi anche al traffico veicolare. La decisione in merito, però, è competenza di altri uffici. La richiesta di effettuare la fiera fu fatta da Sergio Romano, non so se ci fosse anche il contributo di altre persone. Ne io, ne la gli assessori della mia amministrazione sono mai intervenuti nell’organizzazione della fiera delle bancarelle. E io non ho mai, in nessuna occasione, parlato con Forte Livia. Non ho mai accompagnato Galdieri Nicola da Forte Livia per parlare della fiera delle bancarelle”.

“Sono andato tre o quattro volte presso il ristorante di Forte Livia ma, ogni volta, sempre in veste di cliente. Il nostro rapporto era solo di conoscenza formale. Avevo maggiore confidenza con suo marito, Ciro Ciccone, perché lo conoscevo da più tempo”. Successivamente, la discussione si è spostata sull’acquisizione del “Pagliarone”. Il sindaco ha affermato in che modo è venuto a conoscenza della vicenda: “Il mio ex socio, Gennaro Pascale, mi disse che “ò Pagliarone” era finito all’asta e che “la regina delle aste” era interessata”.

“Quando abbiamo saputo che il ristorante era andato all’asta, io e i miei soci abbiamo deciso di partecipare. Gennaro Pascale è fornitore di bibite per ristoranti e bar e, quindi, aveva un rapporto costante con Livia Forte. Pascale mi disse, dopo, che la signora Forte si stava convincendo a non partecipare all’asta ma, per questo, voleva “un regalo”. Io risposi che non facevo regali a nessuno”.

L’incontro tra Livia Forte e Costantino Giordano

Costantino Giordano ha raccontato il momento dell’incontro presso il ristorante di Livia Forte: “Una sera mi sono recato da Forte Livia presso il ristorante “It’s OK”. Mi chiese solo cose che non potevo fare e io ho rifiutato tutto. Io non ho mai dato denaro a nessuno ma parlo per conto mio. Non so se altre persone della mia società hanno dato denaro a qualcuno per l’aggiudicazione dell’asta”.

Livia Forte ha affermato che Costantino Giordano ha pressato Galdieri perché intervenisse nell’asta: "Venne da me, nel mio ristorante, accompagnato dal boss Galdieri, che ad Avellino “comanda”, per chiedermi di non partecipare all'asta per il fallimento del ristorante “o' Pagliarone” di Monteforte, attività alla quale lui era fortemente interessato. Galdieri mi disse che “... o Pagliarone se l'add piglià o compare mio”.  

Sulle affermazioni, Giordano ha risposto: “Assolutamente no, non ho mai parlato con Galdieri Nicola dell’asta”. Relativamente alle immagini che lo ritraggono in atteggiamento affettuoso con Galdieri - foto in cui si abbracciano - il sindaco ha dichiarato che è un normale rapporto di conoscenza radicato nel tempo. Per le affermazioni in auge, il sindaco ha affermato di aver denunciato Livia Forte per diffamazione e anche i giornali che avevano pubblicato le notizie riportanti le sue dichiarazioni. 

Il Pubblico Ministero, la dott.ssa Simona Rossi, ha incalzato il sindaco: “Io ho conosciuto Armando Aprile al Pagliarone. Lui mi è venuto vicino e si è presentato. Io non ho mai incontrato Nicola Galdieri unitamente a Forte Livia all’interno del Pagliarone. A casa di Nicola Galdieri ci sono stato solo una volta, insieme a mio figlio, perché Nicola voleva regalarmi un cane ma poi non se ne fece più nulla”.

Il momento in cui si sciolse la società con Pascale Gennaro, Giordano ha raccontato i dissidi che portarono alla decisione irrevocabile: “Successe nel 2018. A seguito di screzi e litigi, decidemmo di dividere le strade. Gli animi erano irrimediabilmente esasperati e, in un’occasione, addirittura, mi ha minacciato, affermando che avrebbe voluto investirmi con l’auto”. Il sindaco, inoltre, dichiara che il video con le immagini del famoso bacio con Galdieri, è stato divulgato proprio da Pascale e che, già da diverso tempo, il rapporto personale era compromesso. Il sindaco, poi, ha concluso l'escussione accusando lo stesso Pascale: “Gennaro Pascale, anche nella giornata di ieri 29 gennaio 2023, incrociandomi per strada, mi ha minacciato mimandomi il gesto della pistola. Nella scorsa tornata elettorale, poi, contattò un mio assessore affermando: ma con chi ti candidi? Non lo sai che ora lo arrestano?”.

Dopo l’escussione del sindaco di Monteforte, sono state ascoltate altre quattro testimonianze. La prossima udienza, adesso, è attesa per il 13 febbraio 2023. In quell’occasione, saranno ascoltati gli ultimi testimoni citati dall’avvocato Gaetano Aufiero.

 

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