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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Processo Clan Graziano: "Avevano percepito il vuoto di potere all'interno del clan Cava"

Processo Clan Graziano, i testi di polizia giudiziaria ricostruiscono l’attività del sodalizio criminale

Processo Clan Graziano – nella giornata di oggi, presso il Tribunale di Avellino, è stata celebrata una nuova udienza nel processo che vede imputati Fiore e Salvatore Graziano, Antonio Mazzocchi e Domenico Ludovico Rega. Quest’ultimi sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo camorristico. Nella fattispecie, veniva ascoltato un nuovo teste di polizia giudiziaria voluto dal Pubblico Ministero. Si tratta del luogotenente dei carabinieri che, dinanzi al tribunale in composizione collegiale presieduto da Giampiero Scarlato, a latere Lorenzo Corona e Giulio Argenio – ha ricostruito con cura l’attività con cui il sodalizio criminale tentava di imporre il controllo del territorio attraverso l’attività di racket. Tutto è iniziato con l’omicidio di Giulio Maffettone, pregiudicato di 58 anni rimasto vittima di un agguato di camorra la sera del 6 marzo 2016. Morì due giorni dopo presso il Policlinico di Napoli, in conseguenza delle gravi ferite. Maffettone era ritenuto dagli inquirenti il braccio destro del boss Biagio Cava. Maffettone, insieme a un’altra persona, si trovava a bordo di un'auto quando fu inseguito dai sicari. Poi gli spari, almeno due, alla testa di Giulio Maffettone; spirato due giorni dopo in un letto del reparto di rianimazione dell’ospedale napoletano. Il carabiniere ha dichiarato che dopo questo grave evento, i militari dell’Arma hanno intensificato notevolmente le indagini sul clan Cava e sulle lacune di potere all’interno dell’organizzazione criminale in quel momento. Questa mancanza di leadership ha suscitato l’interesse del clan Graziano e, in particolare, dei quattro principali imputati nel processo.

La prima ipotesi investigativa dei carabinieri è nata dall’attività di intercettazione. Nel 2016, dopo l’omicidio di Maffettone, è emersa un’insolita vicinanza tra i Vitale e i Graziano. Da questo spunto investigativo è emerso un nuovo scenario nel panorama criminale del Vallo di Lauro. 

Il carabiniere ha descritto il contenuto di alcune intercettazioni riguardanti l'aggressione subita da Patrizio Donnarumma da parte di Graziano Fiore. Dalle indagini condotte dagli investigatori è emersa chiaramente la presenza di litigi in corso in quel periodo. I carabinieri di Quindici, attraverso queste dinamiche, hanno ottenuto la conferma di quanto realmente accaduto.

A questo episodio si aggiunse anche l'attentato all'auto dello stesso Donnarumma. L'accaduto risale alla sera del 21 giugno 2018, quando l'esplosione di una bomba carta distrusse l'auto in sosta dell'imprenditore, a Bosagro nel comune di Quindici. Queste vicende portarono lo stesso ad affermare di non essere più intenzionato a fare da ambasciatore della famiglia Graziano. 

Oggi si è svolto anche il controesame dell'Avvocato Raffaele Bizzarro, difensore di fiducia di Graziano Fiore e Graziano Salvatore. Il penalista ha approfondito con il carabiniere le relazioni degli imputati e determinati elementi propri del 416 bis che, poi, sono stati oggetto di indagine da parte dei carabinieri.  In seguito, la discussione si è concentrata su Mazzocchi Antonio, difeso dall’Avvocato Sabato Graziano. Il militare ha esposto il contenuto di alcune attività investigative relative all'imputato e alle sue relazioni con gli altri imputati, in particolare focalizzandosi sulla loro collocazione temporale. Questo aspetto è fondamentale per comprendere meglio il loro rapporto durante le estorsioni contestate.

In merito a quanto riferito oggi dal luogotenente, infine, l'imputato Graziano Salvatore ha successivamente rilasciato dichiarazioni spontanee, fornendo dettagli riguardo all'auto di Vitale che è passata vicino alla sua abitazione. Inoltre, l'imputato ha precisato la natura dei suoi spostamenti, affermando che usciva per raccogliere funghi e per portare a spasso il cane, non per incontrare altre persone coinvolte nell'indagine.

La prossima udienza è attesa per il 20 febbraio 2024. 

La faida tra i Cava e i Graziano

Nell’agosto del 2019 i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, nel Vallo di Lauro e nella provincia di Verona diedero esecuzione a cinque misure cautelari per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Il procedimento ha riguardato i fratelli Fiore e Salvatore Graziano, 46 e 48 anni, ritenuti elementi di spicco del clan Graziano, Domenico Desiderio e Antonio Mazzocchi, imprenditori di onoranze funebri, e Domenico Ludovico Rega, altro esponente del clan Graziano.

Tutto è iniziato con la scarcerazione di Cava Jr.

Stando a quanto si apprende, tutto è partito con la scarcerazione di Salvatore Cava, figlio del boss Biagio, morto di tumore dopo una lunga detenzione in regime di 41 bis. Questo, di fatto, ha dato nuova linfa a una faida, quella con il clan Graziano, che va avanti da oltre quarant’anni. Il nucleo speciale dei Cacciatori del Gargano ha battuto ogni centimetro dei boschi tra Quindici e Lauro e, qui, è stato ritrovato un manichino di donna, con un nastrino azzurro in vita e due fori di proiettile (sparati con un fucile di precisione) all’altezza del cuore. 

I familiari di Cava erano l’obiettivo

Gli inquirenti della Dda di Napoli, in brevissimo tempo, hanno individuato, come obiettivi dell’agguato, Salvatore Cava e la moglie. Le accuse di estorsione aggravata dal metodo mafioso, nascono da una serie di attentati e minacce compiuti nel Vallo di Lauro, nello specifico, contro un’impresa di pompe funebri di Domicella.

I Graziano hanno preteso una tangente da 100mila euro; minacciando continuamente i dipendenti, fino ad arrivare a sparare contro il cancello della ditta. Modus operandi, questo, rivolto anche nei confronti di un’impresa edile incaricata di realizzare i lavori per un parcheggio che sarebbe dovuto nascere proprio nei pressi dell’impresa funebre di Domicella. I fatti sono avvenuti tra il 2017 e il 2018 e, grazie ad alcune intercettazioni ambientali e telefoniche, il cerchio si è chiuso.

 

 

 

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