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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Processo Aste Ok, il pm Woodcock deposita nuovi atti

Intanto, gli interrogatori dei testimoni attesi per la prossima udienza coinvolgeranno due militari della Guardia di Finanza, responsabili delle suddette verifiche e perquisizioni e anche altri due militari dell'Arma dei Carabinieri

Sono stati depositati nuovi atti presso il Tribunale collegiale di Avellino, dove è in corso il processo relativo al caso "Aste Ok". Il giudice Roberto Melone, insieme ai giudici Cozzino e Zarrella, presiede il collegio giudicante che si occupa del fascicolo processuale. Gli atti sono stati presentati dal sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Henry Jhon Woodcock, e sono stati resi disponibili a tutte le parti coinvolte nel procedimento.

Le indagini a carico degli imputati sono state condotte dai militari delle Fiamme Gialle del Nucleo Pef di Napoli, che hanno effettuato una serie di verifiche patrimoniali e perquisizioni il 14 ottobre 2019 presso le abitazioni e gli uffici degli imputati. In particolare, gli interrogatori dei testimoni attesi per la prossima udienza coinvolgeranno due militari della Guardia di Finanza, responsabili delle suddette verifiche e perquisizioni e anche altri due militari dell'Arma dei Carabinieri.

Durante le verifiche condotte dalle Fiamme Gialle, sono stati scoperti diversi titoli finanziari nella disponibilità di Armando Aprile, uno dei principali imputati nel processo "Aste Ok" e difeso di fiducia dall'avvocato Alberico Villani. Questi titoli hanno successivamente fornito una serie di informazioni sommarie, che hanno contribuito a ricostruire ulteriori dettagli legati alle aste e alle procedure oggetto dell'inchiesta condotta dalla Dda di Napoli.

L'audizione dei militari delle Fiamme Gialle che hanno condotto le verifiche patrimoniali sui conti delle società collegate al gruppo di Livia Forte e Armando Aprile rappresenterà un momento chiave nel processo. Si prevede che tali testimonianze contribuiranno a fornire ulteriori prove e informazioni sul coinvolgimento degli imputati nel caso "Aste Ok". Con l'audizione di questi testimoni, la lista dei testimoni presentati dalla Dda nel processo "Aste Ok" sarà completata.

Aste Ok e il coinvolgimento del Nuovo Clan Partenio

L’indagine, convenzionalmente denominata “ASTE OK”, ha consentito di disarticolare un’organizzazione malavitosa composta da membri di spicco del c.d. “Nuovo Clan Partenio” (egemone nel capoluogo irpino, oggetto dell’operazione “PARTENIO 2.0”, condotta il 14 ottobre del 2019), nonché da imprenditori e professionisti. Dalle risultanze investigative è infatti emerso un contesto di espansione degli interessi criminali del gruppo camorristico ai redditizi settori delle aste e delle acquisizioni immobiliari, unito a un sempre forte e corrispondente interesse a influenzare la vita politica e amministrativa della città di Avellino, allo scopo di accedere alla “cabina di regia” delle scelte operate dalla Pubblica amministrazione, per esempio, per l’appunto, in materia urbanistica ed edilizia. In particolare, anche attraverso le elaborate investigazioni economico-finanziarie sviluppate per seguire i trasferimenti d'immobili ceduti all’asta e gli anomali flussi di regolamento, l’indagine ha consentito di acclarare forti legami tra alcuni sodali del clan camorristico, i titolari di alcune società d'intermediazione immobiliare e professionisti nel settore i quali, avvalendosi dell’intimidazione derivante dal vincolo associativo, inibivano a proprietari esecutati la partecipazione alle aste giudiziarie aventi per oggetto propri beni, in questo modo appropriandosene al fine di chiedere ai medesimi ex-proprietari una quota di denaro maggiorata qualora avessero voluto rientrarne in possesso.

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