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Cronaca

Processo al Nuovo Clan Partenio: Livia Forte continua a prendere le distanze dai Galdieri

Continua il processo che vede imputati i cosiddetti affiliati del Nuovo Clan Partenio, accusati, a vario titolo, di associazione di stampo camorristico, tentata estorsione, usura e turbata libertà degli incanti

Continua il processo che vede imputati i cosiddetti affiliati al Nuovo Clan Partenio; accusati, a vario titolo, di associazione di stampo camorristico, tentata estorsione, usura e turbata libertà degli incanti. Nella giornata di oggi aveva luogo il nuovo controesame di Livia Forte, imputata nel filone di “Aste ok” e attualmente detenuta a Latina. Quest'ultima, ancora una volta, ha preso le distanze dai fratelli Galdieri; in una escussione che - in più frangenti - andava in contrasto con quanto dichiarato dai Galdieri e ribadendo ancora quanto riferito in fase d'indagine. Gli avvocati difensori dei Galdieri hanno incalzato Livia Forte relativamente ad alcune dichiarazioni di quest’ultima. Pasquale e Nicola Galdieri, inoltre – insieme a Diego Bocciero – hanno rilasciato dichiarazioni spontanee per contestare alcune affermazioni di Livia Forte. La donna, infatti, ha ribadito quello che aveva già detto al Pubblico Ministero, cioè di aver subito l’intervento dei Galdieri in merito a due aste in cui avrebbe riconosciuto del denaro ai Galdieri.

Una successiva testimonianza, ancora, avrebbe dovuto chiarire la presenza di Galdieri nel corso di un contatto avuto con Carlo Dello Russo. Il Tribunale, però, ha rinviato per acquisire dalla ditta incaricata i dati del GPS e quindi verificare con precisione la presenza e l’effettiva posizione degli Imputati al momento del rilievo degli audio. La prossima udienza, adesso, è attesta per il 24 ottobre.

Processo al Nuovo Clan Partenio, il filone dell'estorsione e dell'usura

Questo filone processuale è relativo all’inchiesta condotta dalla Dda di Napoli sul clan Partenio che vede alla sbarra i fratelli Pasquale e Nicola Galdieri, ritenuti a capo dell’organizzazione malavitosa irpina, insieme ad altre persone. Nelle oltre mille pagine di ordinanza cautelare è evidenziato lo spessore criminale del clan diretto dai fratelli Galdieri che si occupavano di usura ed estorsioni. Per gli inquirenti, infatti, il gruppo criminale è nato dalle ceneri del vecchio clan Partenio che a fine anni ’90 ha insanguinato la provincia di Avellino. Un’organizzazione che faceva capo ai Genovese che gestiva un grosso traffico di cocaina. 

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