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Cronaca Mercogliano

Omicidio Bembo, domani l'autopsia sul corpo del 21enne

In data odierna, il Pubblico Ministero Vincenzo Toscano ha disposto il conferimento dell'incarico per l’accertamento peritale irripetibile sul corpo del ventunenne di Mercogliano

In data odierna, il Pubblico Ministero Vincenzo Toscano ha disposto il conferimento dell'incarico per l’accertamento peritale irripetibile sul corpo del ventunenne di Mercogliano, Roberto Bembo, deceduto ieri nel Reparto di Terapia Intensiva del Moscati. Domani mattina alle ore 12 verrà conferito l’incarico al medico legale Carmen Sementa che, subito dopo procederà con l’autopsia sul corpo del 21enne.

Capodanno di sangue a Mercogliano

Intorno alle 7,00 del 1 gennaio 2023 – in via Nazionale Torrette di Mercogliano, nei pressi del bar cornetteria h24 – è stato accoltellato Roberto Bembo, un giovane di appena 20 anni. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo (titolare dell’inchiesta è il sostituto procuratore Vincenzo Toscano), sono state affidate alla Questura di Avellino. La sera dello stesso giorno Luca Sciarrillo e Nico Iannuzzi, 28 e 31 anni di Avellino, hanno deciso di costituirsi presso la Questura. La mattina dell’aggressione, invece, era stato fermato e denunciato a piede libero Daniele Sciarrillo, fratello 33enne di Luca. Per il giovane sono scattati, poi, gli arresti domiciliari perché - all’interno della sua abitazione - sono state trovate sostanze stupefacenti. Il suo ruolo nell’aggressione sarebbe più marginale rispetto a quello degli altri.

A colpire alle spalle il 20enne Roberto Bembo, sarebbe stato il 31enne Nico Iannuzzi, figlio di un ex boss del Clan Partenio. Causa scatenante della violenza sarebbe stato un semplice parcheggio fatto male nei pressi di un noto bar di Torrette di Mercogliano. Tra i due gruppi è scoppiata una maxi rissa nella quale i tre indiziati avrebbero avuto la peggio. Successivamente, mentre Bembo tentava di attraversare e raggiungere il bar, è stato colpito. Sciarrillo avrebbe colpito il 20enne al volto con un tirapugni. Iannuzzi, dopo averlo raggiunto alle spalle, avrebbe sferrato tre coltellate. Luca Sciarrillo e Nico Iannuzzi sono ristretti nel carcere di Bellizzi Irpino con l'accusa di omicidio. Daniele Sciarrillo è ristretto ai domiciliari per detenzione di sostanze stupefacenti e indagato a piede libero in concorso nell'omicidio. Tutti e tre sono difesi dall'avvocato Gaetano Aufiero. 

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