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Cronaca

Annullata la condanna della moglie del boss Pagnozzi, le motivazioni della Cassazione

Accolto il ricorso proposto dall’avvocato Dario Vannetiello

Sono emerse le motivazioni che, nel corso della famosissima inchiesta denominata "camorra capitale", hanno spinto la Corte di Cassazione ad accogliere il ricorso dell’avv. Dario Vannetiello, e ad annullare la sentenza di condanna alla pena di anni 10 di reclusione inflitta a Rame Annamaria, moglie del boss Domenico Pagnozzi.  

La decisione dei Giudici della Corte di Appello di Roma è stata aspramente criticata in quanto, quest'ultimi, avevano snobbato le tesi giuridiche sviluppate in una pluralità di atti difensivi i quali, senza ombra di dubbio, sarebbero divuti essere valutati in maniera diversa. Una valutazione che, purtroppo, non è mai arrivata. Un "intoppo", questo, che ha imposto di ripetere il processo di appello e che, di fatto, ha concesso ai legali della difesa di chiedere e ottenere la scarcerazione della consorte del boss per decorrenza dei termini di custodia. 

Confermate le altre condanne 

I magistrati di Roma, ancora, hanno confermato le condanne ad anni 11 di reclusione inflitti al commercialista Umberto Fiore, di anni 6 di reclusione inflitti all’imprenditore  Salvatore Cavaiuolo,  di anni 11 di reclusione inflitti a Silenti Ferdinando. 

Incredibilmente, per il boss Pagnozzi, è arrivata la pena più lieve 

Il boss Pagnozzi, alla fine, si è visto recapitare il regalo più grande: ovvero, una pena pari a 4 anni e 6 mesi di reclusione. Il processo "camorra capitale", ormai, è davvero agli sgoccioli. Prima di poter scrivere la parola fine, però, bisognerà attendere fino al 17 settembre corrente anno. La speranza è che, da qui fino alla fine del processo, non vi siano ancora simili "sviste". 

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