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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Taurano

Libera, Don Ciotti: "Assurdo credere che la camorra non sia anche in Irpinia"

Nella giornata di oggi, Libera Avellino è giunta presso il Convento San Giovanni del Palco a Taurano per incontrare le studentesse e gli studenti del territorio insieme a Don Luigi Ciotti, in memoria di Nunziante Scibelli

Nella giornata di oggi, Libera Avellino è giunta presso il Convento San Giovanni del Palco a Taurano per incontrare le studentesse e gli studenti del territorio insieme a Don Luigi Ciotti, in memoria di Nunziante Scibelli. “Sono molto preoccupato di questa enfasi che si fa sulla legalità – afferma il presidente di Libera – Giovanni Falcone diceva che la lotta alla mafia è una lotta di legalità e di civiltà. C’è una legalità malleabile e sostenibile che in molti hanno scelto. Legalità è una parola dietro la quale molti si nascondono per fare i propri interessi. Legalità è una parola che c’hanno rubato. Noi dobbiamo fare in modo che legalità torni davvero a essere rispetto delle regole e non una maschera. Allo stesso modo ritengo che il termine antimafia debba andare in quarantena; poiché anche questa parola, ormai, è divenuta un Cavallo di Troia dentro al quale si nasconde il malaffare. Noi dobbiamo ripristinare il valore autentico di queste parole. Un valore che è stato manomesso”.

"La presenza più forte della mafia è al Nord" 

Il ricordo di Nunziante Scibelli: “Fare una inaugurazione è molto semplice, assumersi le proprie responsabilità, invece, è molto più difficile. Dall’imprenditoria alle istituzioni tutti dovevano fare la loro parte, se questo non è avvenuto è una scommessa persa. Nel nostro paese ci sono migliaia di beni che non vengono utilizzati. Lo Stato deve fare la sua parte e anche noi. Il rischio delle infiltrazioni mafiose è concreto. Il pericolo più grande è andare verso la normalizzazione del problema. Le mafie sono molto più forti, non hanno neanche tanto bisogno di sparare. Molti boss di mafia sono diventati manager. La presenza più forte nel nostro paese è al Nord. Anche in questi giorni, alla viglia del voto, in molti si sono affacciati. Occorre uno scatto da parte del nostro Paese”.

"La camorra è presente e infanga anche l'Irpinia" 

Il problema della camorra si annida anche in Irpinia: “Questo è davanti agli occhi di tutti, non basta dircelo. La malattia più terribile è la delega. Così come la rassegnazione. Abbiamo il dovere di assumerci le nostre responsabilità. In molte istituzioni troviamo persone impegnate ma anche tante altre che non meritano di stare tra le istituzioni, andando a braccetto con la criminalità. Dobbiamo dimenticare ciò che è stato fatto fino a ieri e, adesso, fare qualcosa di più insieme”, conclude.

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