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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Lavoratori Denso licenziati, Morsa: "Dall'azienda possibilità di accordo 3 a 1"

L'invito di Zaolino a sottoscrivere l'accordo per garantire verifiche nel tempo

Incontro presso la sede di Confindustria Avellino, questa mattina, per trovare un accordo sul futuro degli 11 lavoratori Denso licenziati a seguito della scadenza di contratto di staff leasing e che lo scorso lunedì, insieme ai sindacati, hanno organizzato un sit-in davanti i cancelli dello stabilimento di Pianodardine. Ad annunciare loro quella che sembrerebbe al momento l'unica strada percorribile, anticipata anche nel corso del sit-in dagli Rsu, è stato Giuseppe Morsa, segretario generale Fiom Cgil di Avellino: "L'unica possibilità è che ci sia un accordo che prevede tre uscite (pensionamenti) e un ingresso, in un tempo di 24 mesi, poi se non si sarà raggiunta l'assunzione di tutti i lavoratori, ci sarà una proroga di altri 12 mesi per consentire l'ingresso di coloro che saranno eventualmente rimasti fuori".

"I criteri di assunzione non possiamo deciderli - ha aggiunto Morsa - ma abbiamo richiesto che le persone con più fragilità abbiano la priorità rispetto all'ingresso immediato in azienda. Questa è l'ipotesi sulla quale vogliamo ragionare e abbiamo chiarito che firmeremo solo qualora voi foste soddisfatti. Nella gestione il sindacato c'è e proviamo a fare, passo dopo passo, eventuali verifiche. Valutiamo insieme - ha dichiarato, infine, rivolgendosi agli 11 lavoratori - ma troviamo una soluzione per decidere oggi come andare avanti".

"Siamo a un passo da un'intesa onorevole che affronta il problema e cerca di risolverlo - queste le parole del segretario generale Fismic/Confsal ,Giuseppe Zaolino, subito dopo l'incontro - . Ma siamo anche a un passo da una rottura definitiva che significherebbe allontanare le soluzioni e, come tutti i momenti delicati, l'invito che abbiamo fatto prima a noi stessi e che rivolgo a voi è di non far scappare l'azienda dalle sue responsabilità, perchè l'azienda ha in mano le leve per trovare soluzioni. Se oggi facciamo un accordo che per qualcuno potrebbe anche essere interpretabile come la possibilità di rimanere fuori, si sbaglia. Meglio un accordo sottoscritto tra le parti che garantisce nel tempo, attraverso il sindacato, di verificarlo, che non 'tutti contro tutti' facendo una guerra tra poveri che dobbiamo evitare".

"Quindi noi rientriamo con i vostri rappresentanti per trasferire all'azienda il messaggio che questo è l'ultima tappa anche per loro: sottoscrivere l'accordo per gestirlo nei prossimi mesi attraverso riunioni periodiche anche con il consiglio di fabbrica è per voi un elemento per ritrovare la fiducia nel sistema, e per noi elemento per ritrovare la nostra credibilità. Non stiamo facendo un imbroglio ma stiamo tentando di evitare che qualcuno ci possa strumentalizzare in una guerra tra poveri, perchè la metà di voi ha già avuto la soluzione per il lavoro, ma ci resta l'altra metà: la vertenza si deve concludere per tutti i 22 lavoratori. In questo momento il consiglio che vi do è meglio un accordo sottoscritto che impegna le parti e non un'incazzatura che non porta da nessuna parte. Se voi siete d'accordo proviamo a sottoscrivere questa intesa per avere garanzia per voi che siete fuori".

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