Clan Partenio, minacce al testimone: l’Antimafia chiede la condanna per Freda ed Evangelista
Sono accusati di intralcio alla giustizia aggravato dal metodo mafioso, la vicenda delle presunte minacce al testimone contro Carlo Dello Russo
La richiesta di condanna avanzata davanti al GUP del Tribunale di Napoli, Gabriella Logozzo, dal PM antimafia Anna Frasca nei confronti di Renato Freda e Massimo Evangelista è di due anni e sei mesi di reclusione. Questi due imputati sono accusati di intralcio alla giustizia aggravato dal metodo mafioso in relazione alle presunte minacce fatte al testimone contro Carlo Dello Russo nel processo al Nuovo Clan Partenio. Il testimone, Alfonso Gnerre, è un quarantenne di Santa Paolina.
Durante l'udienza di oggi, i legali dei due imputati, Gaetano Aufiero e Patrizio Dello Russo, hanno discusso il caso. È stato ribadito quanto già espresso dai magistrati della Sesta Sezione della Corte di Cassazione, che avevano accolto il ricorso contro la misura cautelare presentata da Aufiero in favore di Evangelista (che è stato scarcerato). In particolare, si è sottolineato che gli atti di pubblica accusa relativi alle sommarie informazioni rese da Alfonso Gnerre non sarebbero stati utilizzabili in quanto non era stato proceduto alla sospensione del verbale per la denuncia formale. Il PM antimafia ha chiesto di poter replicare alle argomentazioni dei difensori, e la sentenza è prevista per il prossimo 23 ottobre.
Secondo quanto emerso dalle indagini delle forze dell'ordine, i due imputati, sospettati di essere affiliati al "Nuovo Clan Partenio", avevano minacciato Gnerre, un testimone/vittima di usura, in due diverse occasioni, durante la fase di istruttoria dibattimentale del processo contro l'associazione criminale. Gli atti accusatori si basano principalmente sulle dichiarazioni fornite da Gnerre, che ha fornito gravi indizi di colpevolezza contro i due imputati.
