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Cronaca

La camorra sta "sciogliendo" l'Irpinia: benvenuti nell'isola felice del marcio e della corruzione

La sentenza di primo grado sul cosiddetto "Nuovo Clan Partenio" è solo il grido di dolore di una terra soffocata dalla malavita, finalmente rivelata in tutta la sua mostruosità

Il Prefetto di Avellino ha emesso un decreto di scioglimento dei Consigli Comunali di Monteforte Irpino e Quindici, mettendo in luce, ancora una volta, la corruzione e il marcio che permeano le viscere della provincia irpina, devastata dalla presenza cancerogena della camorra. Il precedente scioglimento del Consiglio Comunale di Pratola Serra nel 2020 ha già tracciato il sentiero infetto di una turbolenza criminale che si agita sotto il manto delle istituzioni locali. La sentenza di primo grado sul cosiddetto "Nuovo Clan Partenio" è solo il grido di dolore di una terra soffocata dalla malavita, finalmente rivelata in tutta la sua mostruosità. Questo verdetto ha rappresentato un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata e ha strappato il velo di ipocrisia e omertà che copriva Avellino e la sua provincia ma, a quanto pare, è ancora troppo poco.

Costantino Giordano valuta il ricorso al TAR del Lazio 

L'effetto immediato della sospensione dei Consigli Comunali è stato affidare la gestione provvisoria dei due enti alle Commissioni straordinarie, dotate dei poteri tipici di Consiglio, Giunta e Sindaco. Queste commissioni sono state nominate dal Consiglio dei Ministri e hanno il compito di assicurare la continuità amministrativa e di ripristinare la fiducia delle istituzioni nell'area coinvolta. La reazione locale non si è fatta attendere: Monteforte Irpino, in particolare, ha vissuto una giornata segnata da tristezza e indignazione. L'ex sindaco Costantino Giordano ha evitato di commentare direttamente la decisione, ma ha annunciato l'intenzione di esplorare le possibilità legali, incluso un possibile ricorso al TAR del Lazio. Anche nell'ex maggioranza, i commenti sono stati scarsi, evidenziando un clima di incertezza e tensione che pervade la comunità locale.

Nel frattempo, il Prefetto di Avellino, Paola Spena, ha nominato le Commissioni straordinarie che gestiranno i Comuni di Monteforte Irpino e Quindici per almeno un anno e mezzo, con la possibilità di proroga fino a sei mesi ulteriori. Le commissioni sono composte da figure di alto profilo, tra cui Rosalba Scialla, Salvatore Guerra e Raffaele Barbato per Monteforte Irpino, e il Dott. Vincenzo Lubrano, la Dott.ssa Sabrina D’Angeli e la Dott.ssa Alessandra Pascarella per Quindici. Questi nominativi indicano una chiara volontà di garantire una gestione trasparente ed efficace durante questo periodo di transizione.

Non dimentichiamo il processo per l'asta per "ò Pagliarone"

E mentre le Commissioni straordinarie prendono il timone, nominando figure di alto profilo per cercare di porre rimedio ai danni causati dalla corruzione dilagante, non possiamo dimenticare i processi in corso, dove proprio l’ex sindaco Costantino Giordano, Freda, Galdieri e Aprile sono chiamati a rispondere alle accuse della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli di vari reati, tra cui turbativa d'asta, estorsione aggravata e favoreggiamento dell'associazione a delinquere. Il sindaco del Comune di Monteforte Irpino è stato inoltre accusato di aver collaborato con il presunto capo del Nuovo Clan Partenio, Nicola Galdieri, nell'imporre una tassa di 120.000 euro per assicurare che l'asta venisse vinta dalla Monteforte Srls. Non possiamo voltare le spalle a questa tragedia che si consuma sotto i nostri occhi. È giunto il momento di alzare la voce, di denunciare senza pietà chiunque osi macchiare il nostro suolo con il sangue delle sue nefandezze. La lotta contro la camorra non può essere solo delle istituzioni, ma deve essere un grido di ribellione di ogni cittadino onesto, deciso a non piegarsi di fronte al Sistema. 

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