L'ombra della camorra sull'attentato all'agenzia Az Service: le indagini proseguono

Nel cuore di rione Valle ad Avellino, l'attentato incendiario che ha devastato un'agenzia di servizi ha scatenato un'indagine intricata e suscitato preoccupazione nella comunità locale. Utilizzando taniche di liquido infiammabile, gli esecutori hanno cosparso le varie sale dell'agenzia multiservice, situata al piano terra di uno stabile, in un gesto criminale di proporzioni potenzialmente catastrofiche. L'attacco repentino avrebbe potuto scatenare una tragedia, con l'esplosione rischiosa causata dai fumi e dalle condotte di gas, mettendo a repentaglio anche le strutture circostanti. I focolai distinti che hanno avvolto l'agenzia non possono che suggerire una matrice camorristica dietro tale atto nefasto. Si presume, infatti, che il raid sia stato orchestrato da un gruppo organizzato, con diversi individui coinvolti in un piano criminale ben coordinato. L'azione simultanea avrebbe coinvolto esecutori materiali all'interno degli edifici e complici esterni incaricati di sorvegliare la zona e agevolare la fuga. La gravità dell'attacco solleva interrogativi cruciali sul suo obiettivo: era mirato al proprietario dell'immobile o agli amministratori dell'agenzia? 

Le indagini proseguono senza sosta 

La circostanza che l'azienda stesse smantellando il negozio aggiunge ulteriori sfumature di complessità al caso. Le forze dell'ordine, guidate dalla squadra Mobile di Avellino, hanno avviato un'indagine scrupolosa, ascoltando il proprietario e i gestori dell'agenzia. La zona è stata prontamente sottoposta a sequestro, in attesa delle disposizioni del magistrato. Gli investigatori hanno già iniziato a raccogliere testimonianze dai proprietari e gestori dei locali, acquisendo le immagini delle telecamere lungo la strada. Le ipotesi sulle motivazioni dietro l'attacco variano dall'estorsione alla vendetta, senza escludere altre possibili piste investigative. Tuttavia, è ancora prematuro delineare con certezza le dinamiche e i moventi dell'accaduto. La possibile connessione con la criminalità organizzata getta un'ombra inquietante sull'intera vicenda, rivelando le profonde radici di illegalità e intimidazione che permeano il contesto locale. In un territorio gravato dall'influenza della camorra, le indagini devono esaminare ogni indizio e testimone con estrema attenzione, alla ricerca della verità nascosta dietro questo vile attacco.  

La dinamica dell'attentato 

Nel buio della notte, un inferno si è scatenato a Valle, lasciando dietro di sé fiamme, terrore e una violenta deflagrazione. Tutto questo è avvenuto all'alba del 1 marzo 2024, presso l'agenzia assicurativa finanziaria Az Service, ubicata al civico 80 di via Ammaturo, a brevissima distanza dalla Decò. Le indagini, sono coordinate dalla Procura di Avellino in collaborazione con la Squadra Mobile. Az Service, una struttura polifunzionale che offre consulenza aziendale, servizi di prestito, assicurazioni, noleggio auto e consulenze edili, sembra essere diventata il bersaglio di un violento raid incendiario. Le squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Avellino sono intervenute prontamente alle 4:30 del mattino, rispondendo a un'allerta generale. Lungo e complesso il lavoro dei pompieri, prima di riuscire a domare le fiamme e garantire la sicurezza della zona. Numerose sono state le chiamate al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, segnalando la presenza delle fiamme e l'ampiezza del disastro. Gli artefici di questo attentato hanno fatto uso di liquidi infiammabili, confermando l'ipotesi di una natura dolosa dietro l'incendio. Le modalità dell'assalto, caratterizzate da bombe e raid incendiari in città, sono estremamente inquietanti e testimoniano un'escalation criminale preoccupante. Il procuratore capo di Avellino, Domenico Airoma, in molteplici circostanze, ha sollevato l'allarme su questa indifferenza crescente, esortando la comunità e le istituzioni ad affrontare con fermezza tali minacce che minano la sicurezza e il benessere della città.