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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Aste OK: "Livia Forte e Armando Aprile venivano sempre, erano arroganti!"

Nella giornata di oggi ha avuto luogo una nuova udienza per il processo nato dall'inchiesta "Aste ok" del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino e il Nucleo Pef delle Fiamme Gialle di Napoli che hanno indagato su questo nuovo filone d'illeciti che vede protagonista il Clan Partenio

Nella giornata di oggi, presso il Tribunale di Avellino, in composizione collegiale presieduta dal presidente Dott. Roberto Melone, a latere Gilda Zarrella e Vincenza Cozzino, è ripreso il processo nato dall'inchiesta "Aste ok" del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino e il Nucleo Pef delle Fiamme Gialle di Napoli che hanno indagato su questo nuovo filone d'illeciti che vede protagonista il Clan Partenio. L'udienza odierna, esattamente come l'altra volta, ha avuto inizio con la verifica delle trascrizioni dei verbali precedenti, un passo necessario in risposta alla richiesta dei difensori di accertare l'integrità di tutte le trascrizioni, poiché sostenevano che alcune parti potessero essere incomplete.

Le parti civili citate in data odierna non erano presenti e, di conseguenza, a causa dell’assenza dei difensori, non erano presenti neanche i testimoni: "Mi sono stupita dell’assenza sia del difensore della parte civile Salvati - Troisi, ancora di più della mancata citazione dei loro testi, considerato il loro interesse nella causa", ha dichiarato l'avvocato Rosaria Vietri, difensore di fiducia di Mario Gisolfi. Nella giornata di oggi, il primo a essere escusso è stato un ingegnere, consulente urbanistico, voluto dall'avvocato Claudio Botti, difensore di fiducia di Antonio Barone. L'ingegnere ha dichiarato di essere stato coinvolto in diverse collaborazioni con Livia Forte e Armando Aprile, ma ha sottolineato che non ha mai avuto alcun contatto con l'avvocato Barone. Durante le sue attività, ha effettuato verifiche di natura tecnico-urbanistica, incluso l'esame di un opificio a Solofra in una di queste occasioni. Il suo interesse principale era rivolto alla parte tecnica, specificamente alla verifica della possibilità di cessione degli immobili. Il suo ruolo in queste collaborazioni è stato quello di consulente. Per condurre accertamenti tecnici, Armando Aprile forniva all'ingegnere documenti catastali. Senza questi documenti, sarebbe stato impossibile effettuare le necessarie verifiche. Il teste ha affermato che gli incarichi venivano forniti verbalmente. In seguito, veniva approfondita la questione riguardante l'opificio di Solofra, dove Armando Aprile gli ha chiesto di condurre una valutazione tecnico-urbanistica e determinare se fosse possibile ottenere una sanatoria. 

"Quasi ogni venerdì, Livia Forte e Armando Aprile erano presenti, avevano un comportamento losco e arrogante"

La seconda testimonianza, voluta sempre dall'avvocato Botti, ha lavorato dal 2010 al 2021 come cancelliere presso l'ufficio esecuzioni immobiliari del Tribunale di Avellino e, nello specifico - dal 2017 al 2021 - si è occupata delle aste immobiliari. La teste ha raccontato come avvenivano le registrazioni e le identificazioni di coloro che consegnavano le buste. Le buste chiuse venivano consegnato entro le ore 13 del giorno precedente all'asta. Il giorno dell'asta, la mattina, si presentavano i partecipanti, le buste venivano inserite nel fascicolo e, infine, il giudice apriva le buste. Le aste erano pubbliche e poteva assistere chiunque. Il cancelliere, in seguito, ha dichiarato che le persone ben conosciute che frequentavano l'ambiente delle aste in maniera assidua e frequente, quasi ogni venerdì, Livia Forte e Armando Aprile, erano individui dal comportamento losco e arrogante. Il personale, inoltre, aveva l'incarico di informare la DIGOS ogni volta che si svolgevano le aste giudiziarie. La teste, ancora, ha sottolineato che era lei a occuparsi dell'invio dei fax alle forze dell'ordine, ogni volta che si tenevano le aste e che, invece, in nessuna particolare occasione gli atti sono stati spediti in Procura. 

La prossima udienza è attesa per il 22 settembre 2023, quando saranno ascoltati gli ultimi testimoni citati dall'avvocato Botti. A questi saranno aggiunti i testimoni voluti dall'avvocato Villani.

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