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Cronaca

Aste OK, Taormina: "Formisano non ha legami con la camorra ma al Tribunale di Avellino non interessa, povera Italia!"

Nella giornata di oggi ha avuto luogo una nuova udienza per il processo nato dall'inchiesta "Aste ok" del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino e il Nucleo Pef delle Fiamme Gialle di Napoli che hanno indagato su questo nuovo filone d'illeciti che vede protagonista il Clan Partenio

Nella giornata di oggi, presso il Tribunale di Avellino, in composizione collegiale presieduta dal presidente Dott. Roberto Melone, a latere Gilda Zarrella e Vincenza Cozzino, ha avuto luogo una nuova udienza per il processo nato dall'inchiesta "Aste ok" del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino e il Nucleo Pef delle Fiamme Gialle di Napoli che hanno indagato su questo nuovo filone d'illeciti che vede protagonista il Clan Partenio. "Oggi, presso il Tribunale di Avellino, si è tenuto il processo sulle aste giudiziarie truccate e gestite dalla criminalità organizzata, dove l'ingegnere Gianluca Formisano che da tre anni è in custodia cautelare nonostante la sua innocenza da sempre ma comunque conclamata durante il processo", ha scritto su Facebook l'avvocato Carlo Taormina. "Il tribunale ha raccolto la prova che l’ingegnere Formisano fu vittima di estorsione da parte dei principali imputati e per questa ragione ne è stata sollecitata la scarcerazione ma, per il Tribunale, è come se nulla fosse. Siamo semplicemente al paradosso e sono in corso le testimonianze dei carabinieri che hanno svolto le indagini, tutti incriminati per corruzione, abuso d’ufficio, privata, falso ideologico in atti pubblici e vengono sentiti con l’assistenza di un avvocato: sono accusati di aver costretto, nel corso delle indagini, alcune persone a rendere dichiarazioni false contro gli odierni imputati a cominciare dall’ingegnere Firmisano, ragione per la quale è stato arrestato e ancora oggi è detenuto. Per farvi capire quale sia la situazione della giustizia italiana, il Tribunale ha disposto che se un imputato agli arresti domiciliari - come l’ingegnere Formisano -  deve fare pipì, deve chiedere il permesso. Il permesso deve essere dato espressamente e deve risultare dal verbale. Povera Italia". 

L'avvocato Taormina, ancora, aggiunge: "Nel frattempo, la Corte d'Appello di Napoli ha emesso una sentenza in merito alle misure di prevenzione, affermando che l'ingegnere Formisano non ha alcun legame con alcun criminale o organizzazione criminale. Tuttavia, al Tribunale di Avellino sembra non interessare nulla di tutto ciò, e l'ingegnere Formisano rimane in carcere!", conclude. 

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