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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Aste Ok, Taormina: "Formisano vittima di persecuzione giudiziaria, questo governo è schiavo della magistratura"

Così il penalista: "Non abbiamo più speranze, neanche nella Meloni, è molto triste!"

Nell'ambito del processo Aste OK, l'avvocato Carlo Taormina ha rilasciato dichiarazioni stridenti riguardanti il suo assistito, l'imprenditore Gianluca Formisano, che sta affrontando una difficile battaglia legale. Durante l'ultima udienza dinanzi al tribunale di Avellino prima delle ferie, l'avvocato Taormina ha espresso il suo disappunto nei confronti della magistratura italiana e ha difeso strenuamente l'innocenza del suo cliente.

"Come sapete, io difendo un imprenditore, l'ingegnere Gianluca Formisano, da sempre innocente, da sempre vittima di persecuzione giudiziaria, da sempre estraneo a qualsiasi contesto criminale, e da sempre raggiunto da prove processuali a favore della sua vittima di estorsione della criminalità organizzata, da tre anni in galera", ha affermato con convinzione l'avvocato Taormina.

L'avvocato ha sottolineato la sua preoccupazione riguardo alla magistratura italiana, la quale secondo lui sta mancando di obiettività e sta "stritolando" ingiustamente il suo cliente. Taormina ha accusato i giudici, i pubblici ministeri, i cancellieri, i segretari e gli uscieri del tribunale di adottare un approccio prevenuto nei confronti dell'imprenditore Formisano, creando incriminazioni basate su testimonianze ritenute poco attendibili.

"Il concorso esterno è uno strumento di vessazione e ricatto della magistratura nei confronti dei cittadini, con la costruzione di accuse per le quali nulla è previsto nel codice penale", ha dichiarato con indignazione l'avvocato Taormina. Secondo lui, l'ingegnere Formisano sarebbe vittima di questo meccanismo perverso, che viene utilizzato per danneggiare la reputazione e la libertà di individui onesti.

Rivolgendosi all'attualità politica, Taormina ha espresso il suo disappunto nei confronti del governo, suggerendo che esso sarebbe "servo della magistratura" e avrebbe permesso continue ingiustizie, tra cui la presunta censura delle richieste dell'avvocato Nordio per l'eliminazione del concorso esterno.

"Non abbiamo più nessuna speranza. Neppure nella Meloni. È veramente triste", ha concluso l'avvocato Taormina con un tono di sconforto. 

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