Il Consorzio di Tutela dei Vini d’Irpinia a New York
La campagna di promozione del brand Irpinia è iniziata con una masterclass al ristorante Il Gattopardo
L’Irpinia enoica a New York con una serie di masterclass organizzate dal Consorzio di Tutela dei Vini d’Irpinia.
La Grande Mela e alcuni dei suoi ristoranti iconici sono stati scelti per festeggiare i trent'anni dalla prima DOCG (Era l'11 marzo 1993 quando il Taurasi divenne per decreto ministeriale uno tra i primissimi vini DOCG, primo in Irpinia e soprattutto primo in tutto il Sud Italia) e rilanciare la vocazione vitivinicola della provincia avellinese all'estero.
Una campagna di promozione che guarda con attenzione al mercato americano e si inserisce in un programma più ampio che mira a promuovere il brand Irpinia attraverso strategie di comunicazione mirate ad un largo pubblico di professionisti e amatori.
Il primo evento ha visto protagoniste le denominazioni DOC e DOCG Irpine al Ristorante Gattopardo con una Masterclass tenuta da Susannah Gold sui tre principali vitigni autoctoni, Fiano di Avellino, il Greco di Tufo e Irpinia Aglianico. Una straordinaria occasione di scambio e confronto con stampa internazionale ed importatori che è proseguita con "Italian Table Talk" una serie di discussioni organizzate dal Gruppo Ristoratori Italiano, presieduto da Gianfranco Sorrentino, focalizzata su temi e argomenti relativi alla cucina e ai vini italiani e al settore della ristorazione e dell'ospitalità. Il focus è stato appunto il territorio irpino.
Il terzo appuntamento è rivolto ad un pubblico più giovane e si terrà, oggi, 7 marzo nella pizzeria Ribalta dove si svolgerà un pizza party con blogger del settore per far conoscere la versatilità del vino irpino con appunto l'abbinamento come la pizza.
"In Irpinia - ha detto all'ANSA Teresa Bruno, presidente del consorzio e titolare dell'azienda Petilia - si producono circa 10,5 milioni di bottiglie tra tipologie DOCG e DOC, per un valore mercato di 70 milioni di euro. Di questa produzione il 60% è destinata all'Italia, il 40% all'estero, di questo 40%, il 20% va negli Stati Uniti, il nostro primo mercato al di fuori dell'Europa. Dopo il Piemonte siamo la seconda regione per numero di DOCG".