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Il vescovo e la lavanda dei piedi: il giovedì santo dell'amore e dell'eucarestia

Ieri sera, Monsignor Arturo Aiello, ha presieduto la Santa Messa nel cuore antico della città, conducendo la tradizionale cerimonia della lavanda dei piedi e condividendo riflessioni e preghiere con i fedeli

Nella solenne atmosfera della Pasqua, il vescovo Arturo Aiello ha offerto parole cariche di significato e di speranza per i fedeli riuniti in occasione del giovedì santo. Riprendendo gli elementi essenziali della tradizione pasquale, il vescovo ha invitato i presenti a riflettere sul significato profondo di questo giorno Santo, attraverso i segni e l’esperienza degli ultimi giorni di vita di Gesù.

Con voce solenne, il vescovo ha aperto il suo discorso con le parole: "Il racconto di una sera…difficilmente ricordiamo un mezzogiorno, eppure ce ne sono tanti; e noi siamo qui per fare memoria di una sera gloriosa, prologo di una terribile condizione di Gesù, che si riunisce per celebrare la Pasqua esordendo con 'Ho desiderato ardentemente di mangiare con voi questa Pasqua'". Queste parole evocative hanno sottolineato il desiderio profondo di comunione di Gesù con i suoi discepoli, un desiderio che continua ad essere presente anche nei cuori dei credenti di oggi.

Il vescovo ha poi enfatizzato l'importanza del gesto simbolico di spezzare il pane insieme, sottolineando che in quel gesto si trova la nostra stessa esistenza, e condividendo quanto di più profondo è in noi siamo introdotti al grande mistero dell’Eucarestia. "Gesù che stava per partire, volle rimanere", ha affermato il vescovo, evidenziando il profondo amore di Gesù che si offre liberamente per tutti, senza distinzione.

Ma l'amore di Gesù va oltre il gesto estremo della sua morte e risurrezione. Come ha sottolineato il vescovo Aiello, "Se c’è amore nelle piccole cose, quella vita è meravigliosa. L’amore bisogna impararlo, concretizzarlo.” Queste parole invitano i fedeli a riconoscere l'amore di Dio nelle esperienze quotidiane e a metterlo in pratica nelle loro relazioni e azioni di ogni giorno.

In conclusione, le parole del vescovo Arturo Aiello offrono una riflessione profonda sull'essenza della Pasqua, invitando i fedeli a rinnovare il loro impegno nel seguire l'esempio di Gesù e nel vivere secondo i principi dell'amore e della compassione. In un mondo spesso segnato dalla divisione e dal dolore, il messaggio di Pasqua del vescovo Aiello risuona come un richiamo alla speranza e alla riconciliazione, offrendo una guida preziosa per coloro che cercano significato e spiritualità nelle loro vite.

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