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Vaccini Covid, si aprono le prenotazioni per gli over 60

Al via le le prenotazioni per la vaccinazione di 13 milioni di italiani fra i 60 e i 79 anni: ecco come cambia il piano del Governo dopo il responso dell'Ema

Il Commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo, rassicura sui tempi del piano vaccinale. Le valutazioni dell'Ema su AstraZeneca non impatteranno sul cronoprogramma delle somministrazioni.

Il piano non cambia per evitare che le dosi restino nei frigoriferi la soluzione individuata da Figliuolo è di somministrare Astrazeneca fin dalle prossime ore alle circa 13 milioni di persone della categoria 60-79 anni: si tratta di 13,6 milioni di persone, delle quali oltre 2,2 milioni hanno già ricevuto la prima dose. 

Un problema non da poco per le Regioni con il rischio di andare avanti solo con le seconde dosi almeno fino a quando non arriveranno le 52 milioni di vaccini previsti nel secondo trimestre: Astrazeneca aveva già fatto sapere che il 14 aprile consegnerà il 50% di quanto previsto, 175 mila dosi anziché 340 mila (che dovrebbe però reintegrare tra il 16 e il 23 aprile). Pfizer ha terminato la distribuzione di un altro milione e mezzo di dosi, che serve però solo a dare ossigeno ai territori, mentre Moderna dovrebbe consegnare non prima del fine settimana. E Johnson & Johnson ha già fatto sapere che il 16 non manderà più di 400mila dosi. Tutti elementi che allontanano sempre di più l'obiettivo delle 500mila vaccinazioni al giorno per la metà di aprile. 

Il Generale Figliuolo ha chiesto ai Presidenti delle Regioni di continuare le somministrazioni dando priorità alle persone fragili e ultra-ottantenni. 

Astrazeneca da oggi a 60-79enni

  • L'orientamento del Consiglio superiore di Sanità è quello di somministrare il vaccino AstraZeneca in via preferenziale agli over 60;
  • Non emergono controindicazioni per i richiami. Pertanto si potrà procedere con Astrazeneca per chi dovrà ricevere la seconda dose anche sotto i 60 anni; 
  • Alle 20:00 è iniziata una riunione tra il Governo e le Regioni sui vaccini Astrazeneca, dopo il pronunciamento dell'Ema. Per il governo parteciperanno la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini e il ministro della Salute Roberto Speranza. Alla riunione parteciperà anche il commissario all'emergenza Francesco Paolo Figliuolo. 
  • Alle 21 è iniziata una conferenza stampa al ministero della Salute con il Presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, il Direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco Nicola Magrini e il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza.

Il Presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli all'incontro tra Governo e Regioni ha spiegato la posizione del Cts fatta propria dall'esecutivo: "Considerando i dati sulla letalità (per coronavirus) che confermano che le vittime perlopiù sono anziani, l'idea anche per Italia è di raccomandare l'uso preferenziale oltre i 60 anni. Non abbiamo elementi per scoraggiare la somministrazione della seconda dose".

Quanto ai rari effetti collaterali del vaccino anglo-svedese e al pronunciamento dell'Agenzia di farmacovigilanza europea Locatelli ha spiegato: "Mentre l'altra volta non si era trovato un nesso di causalità - avrebbe detto Locatelli secondo quanto riferito da fonti presenti all'incontro - oggi è dichiarato plausibile anche se non dimostrato. È più frequente fino ai 60 anni di età, con complicanze più in soggetti donne e sotto i 60.anni. Solo dolo dopo la prima somministrazione, nell'arco di due settimane.

Il commissario Figliuolo ha spiegato che da oggi 8 aprile sarà aperta alla categoria 60-79 anni la vaccinazione con Astrazeneca. "Una platea di circa 13 milioni di persone, due milioni dei quali hanno già avuto la prima dose"

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