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Sabato, 27 Aprile 2024
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Terza Età, CGIL: "In Irpinia tanti problemi, non releghiamo l'anziano a un essere inutile"

Presente, al confronto a più voci presso la sede provinciale dello SPI Cgil in Viale Italia, anche il direttore generale dell'ASL Ferrante: "Necessario dare risposte a 360 gradi attraverso un'azione sinergica con i vari stakeholders"

Presso la sede del Sindacato Pensionati Italiani della GGIL Avellino in Viale Italia, si è tenuto il confronto a più voci, dal titolo "La condizione e le aspettative per la Terza Età in Irpinia", in vista dell'imminente XIX congresso nazionale che si terrà a Rimini nel 2023.

Cenerelli: "Sanità, povertà e solitudine i principali problemi da affrontare"

"Oggi siamo qui principalmente per l'ascolto: ritengo che, per poter fare delle proposte, bisogna anche capire quali sono i bisogni degli anziani" dichiara Rosalba Cenerelli dello SPI CIGL Campania. "Ci sono tanti problemi, a cominciare dalla sanità, fino ad arrivare alla povertà delle persone anziane. Sul primo aspetto, abbiamo finalmente una legge delega sulla non-autosufficienza, che dovrà essere approvata entro marzo e che servirà all'integrazione socio-sanitaria dell'assistenza. Sarà il primo passo anche per l'utilizzo dei fondi del PNRR e delle missioni 5 e 6 rientranti in quei tanti miliardi a disposizione che non vanno sprecati. Purtroppo, non abbiamo una normativa per gli anziani, sebbene vi sia un indirizzo dell'UE secondo cui bisogna tutelare e dare dignità agli anziani. I problemi sono tanti, tra cui l'esenzione dei ticket e le tante file che si stanno riscontando. Aspettiamo chiarimenti anche dall'ASL e dai Comuni in merito a queste problematiche, così come alla medicina territoriale. Non releghiamo l'anziano a un essere inutile, perché rappresenta le nostre radici e il nostro passato, proiettandoci verso il nostro futuro. Il problema della sanità riguarda tutta la Regione Campania, non solo l'Irpinia: non dimentichiamoci che veniamo da 14 anni di commissariamento. C'è ancora tantissimo da fare, sia per i medici di base, sia per la medicina territoriale, sia per tante altre richieste che noi vogliamo portare alla politica".

Tra i problemi evidenziati dalla Cenerelli vi è anche e soprattutto quello della solitudine: "È anch'essa una conseguenza della pandemia: molte persone sono state lasciate sole e senza la possibilità di avere un colloquio con qualcuno. Che cosa occorre in questo territorio? Oltre alla medicina territoriale, la domiciliarità e la presenza di luoghi di aggregazione, tra cui anche enti culturali, parrocchie, centri sociali. Bisogna trovare e ricercare gli anziani, a volte hanno anche paura di avere contatti con persone estranee. Ma anche la presenza di un assistente sociale, pronto ad ascoltare i bisogni e a intervenire nel momento della solitudine più completa, è fondamentale. La povertà è un'altra faccia della medaglia della solitudine: oltre il 16% degli anziani sono indigenti e non fanno sapere la loro condizione. Il caro bollette è ancor più causa di depressione: gli anziani, oggi, non sanno se pagare le utenze, andare dal medico o fare la spesa". 

Fiordellisi: "Nel biennio 2024-25 saranno previsti dei tagli alla spesa sanitaria diretta"

"Vogliamo dare voce non soltanto ai rappresentanti territoriali dello SPI, ma anche agli esponenti di istituzioni politiche e associazioni" ribadisce Franco Fiordellisi, segretario generale della CGIL di Avellino. "Voglio soffermarmi sul 'documento salute', presentato già nel novembre dello scorso anno, all'interno del quale focalizziamo l'attenzione sul ruolo che i sindaci devono assumere nei confronti della tematica. Da questo punto di vista, vuol dire anche riprendere un ragionamento forte e, se vogliamo, anche contundente con l'Azienda Ospedaliera Moscati, piuttosto che con l'ASL, per capire come, dal nostro punto di vista, la filiera del cosiddetto 'welfare sociale' si accorci e diventi una reale rete per fornire risposte nelle comunità e sul territorio. Vuol dire, dunque, rafforzare la medicina territoriale e trovare i modi con cui tutto ciò si innesterà con le risorse del PNRR".

Un'altra criticità, secondo Fiordellisi, riguarda la NADEF: "Nella nuova programmazione economico-finanziaria è stato già sancito quello che temevamo e per il quale già ci eravamo mobilitati contro il precedente Governo Draghi. E cioè: per quest'anno e per il 2023 la spesa per la sanità resterà la stessa, ma nel biennio 2024-25 saranno previsti dei tagli alla spesa sanitaria diretta, per cui temiamo che i nostri territori delle aree interne, dopo aver svolto tutta una serie di attività con il PNRR, subiranno delle criticità sul personale. Dato che a noi il personale manca già, questa cosa ci preoccupa molto. Se a ciò, poi, aggiungiamo il modello deluchiano, ci rendiamo conto che, oggettivamente, i problemi sono tanti. Il Piano di Zona di Avellino deve darci delle risposte: vedo che, in questo momento, tutti vogliono risparmiare sulla stipula dei CCNL e, quindi, sul personale, facendo anche esternalizzazioni e contratti non in linea con i sindacati, determinando in questo settore un ulteriore impoverimento di un lavoro già di per sé precario".

Ferrante: "Dare risposte a 360 gradi attraverso un'azione sinergica con i vari stakeholders"

Presente, al dibattito, anche il Direttore Generale dell'ASL di Avellino, dott. Mario Nicola Vittorio Ferrante: "Il ruolo della Terza Età è di primo ordine e ci stiamo adoperando affinché, con azioni forti, possiamo dare risposte sul territorio a 360 gradi. Dobbiamo intervenire: in primis, con un'azione preventiva, cercando di essere proattivi verso le persone anziane; e poi essere presenti in caso di problematiche riguardanti la fragilità di questa fascia d'età. E questo vale sia a livello territoriale che ospedaliero, oltre che per quanto concerne le cure domiciliari. In tal senso, stiamo cercando di compiere un'azione sinergica con i vari stakeholders".

"Sappiamo benissimo che sono previsti ospedali e case di comunità: più esse funzioneranno, più la Terza Età potrà giovarne, in quanto non dovrà necessariamente ricorrere al Moscati. Bisogna intercettare le varie istanze, tenendo presente che l'ambito sociale deve sempre andare di pari passo con quello sanitario" conclude Ferrante.

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