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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Gesualdo

Sicurezza aree periferiche, incontro tra istituzioni e USMIA Carabinieri

Al tavolo hanno partecipato l’on Michele Gubitosa, Don Aniello Manganiello, Carmine Caforio, Segretario generale USMIA Carabinieri e Angelo Famiglietti, Segretario Nazionale USMIA Carabinieri

Venerdì 21 luglio, presso il Castello di Gesualdo si è tenuto un incontro tra le istituzioni e l’USMIA Carabinieri per parlare di sicurezza nelle aree periferiche. Assenti per impegni istituzionali sia l’on. Gianfranco Rotondi che il Presidente della Provincia di Avellino, dott. Buonopane.

Al Tavolo hanno partecipato l’on Michele Gubitosa, Don Aniello Manganiello, Carmine Caforio, Segretario generale USMIA Carabinieri e Angelo Famiglietti, Segretario Nazionale USMIA Carabinieri. La moderatrice, prof.ssa Rosaria Famiglietti, ha sapientemente tessuto le fila di un confronto intenso e concreto, nel quale sono emersi dati e richieste ben precise.

Ad aprire la discussione Angelo Famiglietti che ha sottolineato con forza la necessità di implementare gli organici dell’Arma proprio per consentire alla Benemerita di soddisfare le esigenze di personale, in particolare, per le zone interne, in cui, in alcuni casi, si arriva ad avere un sottorganico del 50%. Le richieste dell’USMIA, legittime e necessarie, provengono dalla base dell’Arma, da quelle donne e uomini che con le comunità di piccoli comuni condividono la vita quotidiana e i disagi sempre crescenti.

La prof.ssa Famiglietti ha aperto un momento di riflessione sul ruolo dei Sindacati nei diversi settori professionali, rilevando come nelle Forze Armate il Sindacato sia nato solo di recente. Su questo aspetto cruciale è intervenuto Carmine Caforio che ha raccontato le tappe salienti della nascita dell’USMIA, sottolineando i bisogni che hanno dato vita a tale Associazione.

Ci ha condotto nella quotidianità delle Forze Armate, nelle difficoltà che si vivono, ribadendo con forza la necessità di un aumento di organico al fine di garantire la massima efficacia. Si tratta di un’Associazione ha la caratteristica di raggruppare tutte le Forze Armate e per tale motivo ha una visione olistica, in grado di lavorare, con consapevolezza e concretezza, per la tutela della sicurezza e la difesa del territorio.

La parola difesa ha consentito alla moderatrice di rilanciare, in campo politico, l’attenzione sui finanziamenti all’Arma da parte dello Stato. L’intervento di Gubitosa, infatti, si è concentrato sulla difesa e sui finanziamenti predisposti per la difesa. Ha ribadito la posizione del Movimento 5 stelle rispetto alla Guerra e ai finanziamenti per la guerra, ribandendo la necessità di percorrere strade diplomatiche per giungere alla pace. C’è bisogno di una maggiore attenzione alla difesa del nostro territorio e per attuarla sono necessari fondi destinati non agli armamenti, ma all’incremento degli organici.

Dalla guerra alla lotta alle mafie, il passo è stato breve. La moderatrice provoca: quanta sofferenza vive l’Italia per lottare contro le mafie, contro gli abusi, contro le sofferenze dilaganti? E le Istituzione che ruolo hanno? Don Aniello ha raccontato, con enfasi, le sue esperienze di trincea, a Scampia, immerso tra ragazzi che respirano il malessere e la violenza. Pochi sono i sostegni economici, tante le difficoltà organizzative. Ma, nonostante tutto, lui ci crede e si dedica con coraggio perchè solo l’educazione e l’istruzione possono salvare i giovani da un destino segnato. L’ambiente in cui si cresce ci segna, bisogna costruire il bello per poterlo coltivare. Il convegno si conclude con l’impegno ad incontrarsi nuovamente per continuare nel confronto e nelle proposte concrete sui tanti temi emersi.

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