Scuola di periferia, Marzocchella: "Educare alla legalità attraverso un modello di istruzione vincente"

La scuola di “periferia” come modello di istruzione vincente per superare i limiti e le problematiche di una comunità ai margini e sostenere le nuove generazioni in un percorso di formazione e crescita personale e professionale. E' l'argomento del libro “Da scuola di periferia a centro di legalità - Buone pratiche all’I.C. 64° “RODARI MOSCATI” di Napoli”, scritto dalla dirigente scolastica del Liceo “Elsa Morante” di Scampia Giuseppina Marzocchella e presentato questo pomeriggio presso il Circolo della Stampa di Avellino.

Attraverso il libro, il lettore è spinto a riflettere sulla diversità di gestione delle scuole rispetto ai loro luoghi di vita e di esperienze, a partire dagli istituti scolastici di periferie impegnati a generare sempre più efficaci ambienti per l’apprendimento e per l’inclusione di tutti, dove si impara la bellezza della fragilità e della povertà nelle sue diverse forme.

Alla presentazione, coordinata dalla docente Rosa Bianco, sono intervenuti Fiorella Pagliuca, Provveditore agli Studi di Avellino, Paolino Marotta, Presidente ANDIS, Lucia Forino, Dirigente Scolastica del Liceo Statale “Publio Virgilio Marone”, le Docenti di Lettere e di Filosofia e Scienze Umane dell’Istituto di Avellino Luisa Bocciero e Olga Nazzaro, Gianni Festa, Direttore del Corriere dell’Irpinia e Marco Grasso, Direttore di “Agorà Giovani”.

Marzocchella: "La scuola può riuscire ad educare gli alunni alla legalità anche in contesti più difficili"

"In questo volume consegno un'esperienza ricca di azioni in termini di gestione di una realtà complessa e delle risorse umane, in forte sintonia con i dettagli normativi, e soprattutto la capacità di intervenire in situazioni molto delicate come le periferie dove vivono famiglie con difficoltà economiche, private della cultura, che non hanno nessun tipo di conoscenza dei ruoli della scuola e di come questa debba essere strutturata per agire di fronte alle svariate problematiche" ha spiegato l'autrice.

"Una scuola strutturata con delle specificità e che va a rimodulare l'apparato dell'offerta formativa, puntando all'essenziale, può riuscire ad educare gli alunni alla legalità anche in contesti in cui il tasso di criminalità è elevato e il Rodari Moscati ne è un esempio" ha concluso. 

Forino: " La scuola deve essere sempre presidio di legalità"

"La scuola dovrebbe essere presidio di legalità sempre - ha affermato Lucia Forino, Dirigente Scolastica del Liceo Statale “Publio Virgilio Marone” - quando pensiamo che debba "diventarlo", ammettiamo che ci sono sfide da affrontare, e quindi è essenziale considerare le periferie come luoghi in cui il compito della scuola va oltre la semplice istruzione, richiedendo di stabilire connessioni con il territorio e di adattarsi per rendere straordinario ciò che è ordinario. Ciò che dovrebbe essere standard in tutte le scuole non lo è in alcune situazioni, quindi dobbiamo iniziare dalla base, coinvolgendo innanzitutto gli studenti, portandoli a scuola e offrendo opportunità di crescita personale, in modo che possano diventare agenti di cambiamento per il territorio quando necessario".

Pagliuca: "Ho apprezzato il libro perchè racconta il ruolo della scuola in un territorio svantaggiato"

"Ho subito compreso l'aspetto positivo del libro, ovvero voler raccontare e testimoniare la realtà di una scuola in un contesto difficile e disagiato dove emergono chiaramente le sfide dell'educazione e le difficoltà legate alla povertà territoriale. - ha dichiarato Fiorella Pagliuca, Provveditore agli Studi di Avellino - questo libro ci mostra quanto sforzo e dedizione pedagogica siano necessari per aiutare i giovani provenienti da territori svantaggiati a costruire un futuro pieno di speranza e fiducia in un mondo migliore rispetto al loro contesto d'origine".