Presidio IrpiniAmbiente al Comune: monta l'ira tra i lavoratori
Secondo giorno di sciopero: a Piazza del Popolo gli animi si sono accesi contro il sindaco Festa
La rabbia dei lavoratori di IrpiniAmbiente non si placa. Dopo la manifestazione di ieri lungo Viale Italia e Corso Vittorio Emanuele, conclusasi con un'assemblea davanti al gazebo installato in Piazza Libertà, questa mattina i dipendenti della società che gestisce i rifiuti in Irpinia hanno tenuto un sit-in davanti alla casa comunale di Piazza del Popolo.
I toni si sono accesi contro il sindaco di Avellino, Gianluca Festa. Al primo cittadino viene imputata la scelta di voler costituire un sub ambito territoriale e formare una società mista per la raccolta e gestione dei rifiuti, la Grande srl, che riguarderà soltanto il capoluogo irpino. Una decisione che, quindi, introdurrà un privato nella gestione di un servizio che finora è stato interamente pubblico. Non solo. Avrà come conseguenza anche lo spacchettamento di IrpiniAmbiente e la separazione dei servizi. I lavoratori continuano la loro battaglia in difesa della gestione pubblica grazie alla quale, secondo loro, il servizio è sempre stato efficiente, anche in situazioni critiche come l'emergenza Covid.
Tensione alle stelle a Piazza del Popolo
Questa mattina, l'ira degli scioperanti è esplosa quando il primo cittadino si è fatto attendere a lungo prima di ricevere i rappresentanti sindacali ed un gruppo di lavoratori nella sala consiliare di Palazzo di Città. "La tensione è alle stelle perché si sta mettendo a rischio un patrimonio di controllo pubblica sull'igiene ambientale che - afferma Fabio Gigli, segretario generale Uil Trasporti - per noi è fondamentale per gaarntire trasparenza e qualità dei servizi ai cittadini oltre che stabilità dei posti di lavoro e continuità di reddito per i lavoratori. E' un attacco a cui stiamo resistendo con tutte le nostre forze. Al sindaco chiediamo di tornare sui suoi passi e di rinunciare ad un'ipotesi di privatizzazione, che consideriamo una sciagura per cittadini e lavoratori. Chiediamo, inoltre, di esercitare senso di responsabilità e di ricordare com'era il servizio prima che nascesse un realtà pubblica che, ad Avellino e nell'intera irpinia, ha garantito standard che non si conoscevano" conclude.