Rotary Club Avellino, ecco il nuovo Punto: "Da sempre riferimento per le persone più disagiate e bisognose"
L'inaugurazione della nuova sede presso la Curia Vescovile: "Saranno previste anche iniziative sociali e attuali, soprattutto nell'ambito dell'emergenza Ucraina"
Si è tenuta oggi, presso il Palazzo Vescovile di Avellino, alla presenza di Mons. Arturo Aiello, l'inaugurazione della nuova sede del Rotary Club Avellino.
Il Punto Rotary nasce come centro di ascolto e punto di dialogo permanente con la città e mette a disposizione l’opera dei professionisti soci dei Club e di professionisti volontari che operano soprattutto organizzando giornate di prevenzione e screening sanitari gratuiti, interventi sociali nonché consulenze ed orientamenti in ambiti professionali di largo interesse.
Acocella: "Da sempre punto di riferimento sotto l'aspetto non solo sanitario, ma anche sociale"
"Il Rotary Club Avellino, fin dal giorno della fondazione, 30 ottobre 2010, è stato un punto di riferimento non solo sotto l'aspetto sanitario, avendo ospitato oltre 50 giornate di visite e attività di prevenzioni con il supporto di medici specialisti, sia soci rotariani che non, ma anche sotto il punto di vista sociale, per le persone più disagiate e bisognose" dichiara il Presidente del Rotary Club Avellino, ing. Gabriele Acocella. "Ha dispiegato tutta una serie di attività che lo hanno connotato come elemento di grande rilievo dal punto di vista dell'assistenza sociale in città e nel territorio di competenza del Rotary Club Avellino".
Tizzano: "Saranno previste anche iniziative sociali e attuali, soprattutto nell'ambito dell'emergenza Ucraina"
"Dopo questi due anni di buio che abbiamo dovuto sopportare, il Punto Rotary di Avellino si candida a essere un ulteriore riferimento per attività di tipo sanitario gratuito, tra cui giornate di prevenzione e screening sulle patologie più diffuse" afferma il dott. Renato Tizzano, geriatra ed ex Presidente del Rotary Club di Avellino. "Saranno previste anche iniziative tese ad affrontare le difficoltà sociali e attuali, soprattutto nell'ambito dell'emergenza degli immigrati provenienti dai territori più colpiti dalla guerra in Ucraina. Vogliamo, quindi, venire incontro a coloro che vivono disagi oggettivi ed essere disponibili verso la città, creando qualcosa di utile e che possa produrre un cambiamento reale del tessuto sociale".
