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Domenica, 28 Aprile 2024
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Prevenzione, sinergia e formazione: chiavi per la sicurezza sul lavoro nella riforma Cartabia

Riforma Cartabia e tecnico della prevenzione, all’ASL di Avellino seminario con la Procura della Repubblica

Questa mattina si è svolto un importante seminario promosso dall'ASL locale, sotto la guida di Mario Nicola Vittorio Ferrante, in collaborazione con la Procura della Repubblica del Tribunale di Avellino. L'evento ha posto al centro delle discussioni le attività di polizia giudiziaria del tecnico della prevenzione, alla luce delle recenti modifiche apportate dalla Riforma Cartabia. Rivolto agli esperti della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, l'obiettivo principale del seminario è stato quello di fornire indicazioni dettagliate sulle nuove disposizioni introdotte dalla Riforma e sulle funzioni di polizia giudiziaria, come delineato nell'art. 55 c.p.p.

"Tutte le istituzioni devono collaborare sinergicamente. Questo significa che, oltre ad offrire assistenza come ASL territoriale, dobbiamo anche dedicarci alla prevenzione", ha dichiarato il direttore dell'Asl Mario Nicola Ferrante. "È fondamentale che tutto ciò che mettiamo in atto sia svolto con la massima obiettività. Pertanto, dato che i nostri tecnici della prevenzione sono anche ufficiali di Polizia Giudiziaria, è importante unire coloro che effettuano i controlli, coloro che redigono le relazioni e coloro che valutano tali controlli per la Procura. Questo deve generare una sinergia in modo che i cittadini e tutti coloro che partecipano in vari modi all'attività di prevenzione e controllo ricevano la massima attenzione. In questo modo, sicuramente si svolge un lavoro meritevole, garantendo che le cose siano fatte correttamente. Abbiamo condiviso le nostre azioni con la Procura poiché è l'organo che interviene quando si tratta di segnalare azioni inadeguate, assumendo la gestione della situazione. Pertanto, abbiamo coinvolto tutti i soggetti coinvolti in questa catena. È imperativo che le istituzioni collaborino insieme".

La giornata è stata caratterizzata da saluti istituzionali e interventi di autorevoli figure, tra cui il Direttore del Dipartimento di Prevenzione, Dott. Nicolino Rossi, del Direttore Generale ASL Avellino, Dott. Mario Nicola Vittorio Ferrante, del Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Domenico Albanese, del Procuratore Aggiunto della Repubblica Tribunale di Avellino, Dott. Francesco Raffaele, del Procuratore della Repubblica Tribunale di Avellino, Dott. Domenico Airoma.

Successivamente, ci sono stati gli interventi del Dott. Vincenzo Toscano, Sostituto Procuratore della Repubblica Tribunale di Avellino, Dott.ssa Paola Galdo, Sostituto Procuratore della Repubblica Tribunale di Avellino, Maresciallo Ord. Marco Caruso, Comandante del Nucleo dei Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Avellino. "Questa sinergia non è semplicemente utile, ma è essenziale. Come spesso sottolineo, non è sufficiente avere buone leggi; è necessario anche avere operatori competenti, persone che si impegnino nel dare vita a queste leggi, rendendo gli interventi effettivi ed efficaci", ha aggiunto il Procuratore Domenico Airoma. "Unire il piano preventivo, le ispezioni nei luoghi di lavoro con il piano investigativo e giudiziario è, credo, la svolta fondamentale da compiere, soprattutto qui ad Avellino. In questo contesto, un confronto con gli imprenditori può rendere ancora più efficace questa rete. Non dovremmo veicolare l'immagine di un filo di procura incentrato esclusivamente sulla repressione. Mi preme molto enfatizzare che la repressione non è l'unica nostra priorità, ma anche la prevenzione e la formazione degli operatori, con particolare attenzione agli imprenditori. Credo che sia di interesse soprattutto per loro garantire che i propri lavoratori siano adeguatamente formati e che si impegnino personalmente nel rispetto delle misure di sicurezza sul lavoro. Abbiamo sentito il grido di dolore dei familiari delle ultime vittime, e cercheremo di fare tutto il possibile, come sempre. Tuttavia, è innegabile che la morte sul luogo di lavoro colpisca profondamente. Più che una semplice morte bianca, è un'ingiustizia. Morire sul posto di lavoro è qualcosa di veramente devastante, che grida vendetta non solo in tribunale".

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