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Morto Franco Battiato, indimenticabile il suo concerto ad Avellino

Il cantautore venne nel capoluogo irpino nel 2013. Una esibizione da record

È morto Franco Battiato, il cantautore catanese aveva 76 anni ed era malato da tempo. Si è spento questa mattina — martedì 18 maggio — nella sua residenza, l’ex castello della famiglia Moncada a Milo, in Sicilia. I funerali avverranno in forma privata.

Il 18 febbraio 2013 Franco Battiato delizio' il pubblico del teatro “Carlo Gesualdo” - gremito in ogni ordine di posto - quando il grande artista siciliano, in un concerto da record, presentò l'allora ultimo lavoro in studio «Apriti Sesamo»: "Con Franco Battiato scompare un artista che ha elevato ad arte ogni sua canzone, un essere speciale che ha emozionato generazioni con la sua raffinata musica - afferma Luca Cipriano, ex presidente dell'Ente Teatro Carlo Gesualdo - lo ebbi ospite al Teatro Gesualdo nel 2013... lo inseguimmo a lungo e alla fine fu un concerto magico, il nostro pubblico incantato, una serata unica. Addio Maestro, addio ad un artista fragile e roccioso al tempo stesso, addio ad un uomo che ha provato a curare con la musica un’umanità malata".

"Una tristezza enorme ci attraversa per la morte del Maestro Franco Battiato - ha invece dichiarato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca - talento unico della musica italiana contemporanea, un fine intellettuale, artista a tutto tondo, amato da tutte le generazioni. Persona garbata e di grande umanità. Ha espresso con rara intelligenza, ironia e profondità d’animo l’Italia del nostro tempo, i suoi vizi, le sue virtù, i sentimenti di angoscia e di incertezza che la attraversano. Battiato è stato anche un grande uomo del Sud, della sua terra, l’amata Sicilia, che ha sempre bacchettato e allo stesso tempo difeso da pregiudizi e luoghi comuni. Lascia un grande vuoto e un senso di solitudine in tutti quanti noi".

Una vita di immensi successi 

Battiato era nato a Riposto, allora chiamata Ionia, il 23 marzo 1945. In occasione del suo 76esimo compleanno, lo scorso marzo, era stato ripubblicato La voce del padrone, il suo capolavoro del 1981.

Dopo i primi lavori con Giorgio Gaber e Ombretta Colli, debutta da solista per la Bla-Bla di Pino Massara con gli album “Fetus” e “Pollution”.

Dopo gli album “Sulle corde di Aries” (1973), “Clic” (1974) e “Mademoiselle le gladiateur” (1975), comincia una lunga collaborazione con Giusto Pio, il suo maestro di violino. “L’era del cinghiale bianco” (1979), “Patriots” (1980) e “L’arca di Noé” (1982) sono gli album che consacrano il suo successo.

L’ultimo concerto tenuto dal Maestro risale al 17 settembre 2017, presso il Teatro Romano di Catania: le ultime quattro date del tour che avrebbero seguito lo show nella sua città vennero annullate per motivi di salute. Poco prima dell’ufficializzazione del ritiro definitivo, nell’agosto del 2019, venne pubblicato il suo ultimo album, “Torneremo ancora”.

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