rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità

Licenziamenti Denso, Trezza: "Dopo un mese, dal sindacato nessuna nuova"

"Ci eravamo lasciati con un accordo che, per me, non era un vero accordo, ma solo una proposta. I lavoratori hanno bisogno di una risposta, anche se negativa"

"Dal 14 giugno ad oggi non è stato comunicato nulla riguardo al lavoro certosino che i sindacati dovevano svolgere con l'azienda". Queste le amare parole di Sergio Trezza, operaio Denso, che si fa, ancora una volta, portavoce degli 11 lavoratori licenziati dalla fabbrica di Pianodardine, a seguito della scadenza del contratto di staff leasing. Sulla vicenda sembra, infatti, essere calato il silenzio del sindacato dopo l'incontro nella sede di Confindustria Avellino di circa 4 settimane fa. "Ci eravamo lasciati con un accordo che, per me, non era un vero accordo, ma solo una proposta - ha dichiarato Trezza, riferendosi a quella che veniva, un mese fa, indicata come l'unica soluzione possibile per reintegrare gli ex dipendenti: prevedere, ogni tre uscite (pensionamenti), un ingresso, in un tempo di 24 mesi.

"Dell'accordo vero e proprio, che riguarda la situazione ipotetica dei 72 lavoratori che dovrebbero andare in pensione - ha spiegato -, non sappiamo nulla, e neanche di quanto avverrà nei prossimi 36 mesi. Credo che sarebbe stato opportuno che il sindacato ci avesse comunicato almeno una parte del lavoro svolto dopo un mese, ma fino ad ora siamo ancora all'oscuro. Siamo qui, sempre in modo civile, per ribadire che i sindacati sono sempre presenti e che non ci arrenderemo. Il problema è molto serio. A questo punto, invito il Presidente della Regione Campania, il Prefetto, il Sindaco e tutti coloro che vogliono darci una mano, perché dopo un anno e mezzo e dopo che all'ultima riunione a Confindustria si è parlato di un accordo ipotetico per la risoluzione dei lavoratori, sembra che il proverbio "il Buongiorno si vede dal mattino" sia veritiero".

"I lavoratori non hanno bisogno di silenzio, ma di una risposta, anche se negativa"

"Voglio essere molto chiaro nelle mie parole. Credo che non ci sia una soluzione a questo punto e che i lavoratori abbiano bisogno di ricevere una risposta, anche se negativa. Le parole non servono più, è necessario agire, mettere per iscritto gli accordi e poi lavorarci sopra, altrimenti tutto ciò sarà inutile. Bisogna lavorare sugli accordi, dare risposte e soprattutto comunicare a chi ha fatto richiesta che c'è un lavoro in corso per risolvere il problema dei lavoratori. Se tutto ciò manca, è inutile continuare a parlare. Ai sindacati e alle istituzioni voglio dire chiaramente: se avete intenzione di fare qualcosa, siamo qui per l'ennesima volta, sempre in modo civile, perché ci interessa il lavoro. Credo che la diplomazia sia sempre necessaria e che i sindacati debbano finalmente decidere se vogliono aiutare questi lavoratori o meno. Se non sono disposti a darci una mano, saremo costretti a seguire altre strade. Ribadisco che sarebbe opportuno convocare un tavolo istituzionale per risolvere la situazione, perché continuare a portare avanti il nulla non porterà a nulla di positivo. Sinceramente, i ragazzi sono stanchi e ciò che mi addolora di più è vedere che i lavoratori attuali non stanno lavorando. Sono persone che avrebbero anche difficoltà nel reinserirsi nel mondo del lavoro, considerata la loro età anagrafica", ha concluso Trezza.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Licenziamenti Denso, Trezza: "Dopo un mese, dal sindacato nessuna nuova"

AvellinoToday è in caricamento