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Inquinamento Avellino, Di Gisi: "Di Mal'Aria si muore, è ora di agire"

Il presidente di Legambiente Avellino – Alveare risponde alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Festa ai media locali

In merito alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Avellino, Gianluca Festa, ai quotidiani locali del 25 agosto scorso, il circolo Legambiente Avellino – L’Alveare ci tiene a esporre alcuni chiarimenti.

Sul verde pubblico il circolo, insieme ad altre sette associazioni, ha presentato al comune capoluogo una richiesta formale di istituzione di una consulta del verde.

L’obiettivo è aiutare la macchina amministrativa nell’intraprendere le migliori scelte sulla cura degli alberi esistenti e sulle nuove piantumazioni.

In una delle ultime dichiarazioni, il sindaco Festa ha citato l’esistenza di una consulta ambientale al comune capoluogo. “Come associazione firmataria della richiesta siamo contenti di questa apertura da parte del primo cittadino. Urge però che questa consulta venga istituita davvero e non lasciata solo su carta come già fatto negli ultimi anni, e che questa venga allargata alle associazioni del territorio” dichiara Antonio Dello Iaco, responsabile al verde per Legambiente Avellino.

Per la questione dell’aria invece bisogna puntualizzare diversi aspetti. Il sindaco dopo aver messo in dubbio la funzionalità delle centraline Arpac e dopo essere stato smentito dagli esperti, ha fatto un passo indietro affermando che gli apparecchi sono funzionanti.

Dichiara così Antonio Di Gisi- Presidente di Legambiente Avellino - “Concordiamo che il traffico veicolare non sia il problema principale per la qualità dell’aria in città ma allo stesso tempo non si può negare che questo sia una fonte di inquinamento infatti, come esplicitato anche dall’Arpac,  una delle due centraline dell’Arpac ha dati più preoccupanti proprio perché si trova in una zona ad alta densità di traffico veicolare. Avellino non può sentirsi esentata dall’applicazione di politiche che vadano ad incentivare la mobilità sostenibile, anche in virtù dell’impegno preso con la dichiarazione di emergenza climatica”.

Avellino è una delle città più inquinate d’Italia, secondo il report Mal’Aria 2021 redatto da Legambiente. Avellino deve prendersi le proprie responsabilità. Non bastano delle semplici ordinanze per risolvere la questione dell’inquinamento.

Bisogna controllare l’applicazione dei regolamenti e, in qualità di comune capoluogo, Avellino ha il dovere morale di convocare gli altri comuni della provincia responsabili, a detta degli esponenti di giunta, della mancata applicazioni di regolamenti adatti. Inoltre aggiunge Di Gisi “Noi, insieme ad altri partner della rete AURA,  siamo  fortemente preoccupati sulla salute di questo territorio, crediamo che sia un importante occasione di confronto tra le istituzioni e la società civile, che se sfruttata nel giusto modo può aiutare nella risoluzione del problema. Non si tratta di essere ambientalisti. La questione dell’aria è seria. Di Mal’Aria si muore. È ora di agire!”

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