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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Ariano Irpino

La protesta degli agricoltori non si ferma: ad Ariano un incontro per formare un’associazione

L'obiettivo è di informare più agricoltori sulla possibilità di creare la suddetta Associazione, in seguito alle manifestazioni tenutesi nei giorni trascorsi

La protesta degli agricoltori non si ferma, a motori spenti, in attesa della manifestazione
nazionale principale, questi ultimi hanno ben pensato di costituirsi in associazione per poter fare arrivare la propria voce ai vertici.

Venerdì 23 Febbraio 2024, alle 19.30
si terrà una riunione, dove sono invitati a partecipare tutti gli agricoltori, nel piazzale
antistante la chiesa di contrada Cervo in Ariano Irpino. L'obiettivo è di informare più agricoltori sulla possibilità di creare la suddetta Associazione, in seguito alle manifestazioni tenutesi nei giorni trascorsi.

I punti per cui gli agricoltori tutti si stanno costituendo in associazioni per sviluppare
una infinità di idee. È importante specificare che tra le richieste degli agricoltori italiani vi è il non
utilizzo dei prodotti fitosanitari oggi consentiti dall’Unione Europea, per cui si chiede
la tutela del prodotto italiano che non utilizza su detti pesticidi, non come ha fatto trapelare nella giornata di ieri sera una trasmissione televisiva di portata nazionale, che per produrre bisogna per forza fare i trattamenti cioè, vergognoso quanto
trasmesso.

L’Italia necessita dell’inserimento nelle scuole di insegnamenti scolastici in riferimento ai cibi sani, è importante che i bambini acquisiscano nozioni riguardante l’educazione alimentare. È necessario che i prodotti alimentari vengano
spiegati sin dall’infanzia per far comprendere l’importanza della terra e di chi la lavora
e far conoscere i cibi di qualità per la salute umana.

È scientificamente provato che
“Noi siamo ciò che mangiamo” e quindi educare sin dall’infanzia che i cibi sani sono medicinali naturali per prevenire importanti malattie diviene un importante pilastro per le future generazioni. Gli agricoltori italiani da sempre si preoccupano
di fornire qualità ai consumatori, non a caso i prodotti italiani vengono copiati in tutto
il mondo, ma le materie prime che ci fornisce la nostra penisola, grazie alle sue caratteristiche pedoclimatiche, non sono presenti in altri areali agricoli europei.

Caratteristiche pedoclimatiche che ci permettono di produrre cibi unici e caratteristici, ma che d’altra parte sono un problema. Le misure PAC sono uniche ed uniforme per tutta l’Europa invece dovrebbero diversificarle in base agli areali o alle zone di coltivazione.
Gli agricoltori in questo periodo storico non stanno chiedendo aiuti più consistenti
oppure l’opportunità di utilizzare fitofarmaci non consentiti, ma chiedono specificatamente da tutte le parti d’Italia, la tutela del prodotto Made in Italy e che gli aiuti comunitari siano distribuiti in modo preciso.

Chiedono inoltre di poter avere parola ai tavoli tecnici perché da più di 10 anni le rappresentanze agricole non fanno più i propri doveri, ossia portare la voce degli agricoltori ai vertici, ma lavorano solo per i propri interessi.
È solo una parte di ciò che gli agricoltori italiani stanno chiedendo, cittadini che da
tempo non arrivano più a fine mese e che non possono permettersi il lusso di prendere
un caffè al bar. “Non lasceremo che ci portino via le nostre terre, impregnate del sudore e del sangue dei nostri antenati”.

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