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Green Pass e tamponi gratis dal 15 ottobre: la circolare del Viminale, il caso portuali e il "weekend caldo"

Il certificato verde è obbligatorio sul lavoro da dopodomani ma ci sono milioni di lavoratori non vaccinati. Test rapidi gratuiti: la circolare del Viminale per i portuali dà il via alla polemica

Ieri il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, su proposta del ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco, del ministro della salute, Roberto Speranza, e del ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, ha firmato il Dpcm con le modalità di verifica del possesso del Green Pass in ambito lavorativo. Il Green Pass è obbligatorio sul lavoro da dopodomani ma ci sono milioni di lavoratori non vaccinati.

Green Pass e test rapidi gratuiti per i lavoratori

Occhi puntati su Trieste, dove i lavoratori portuali minacciano il blocco dell'importante snodo dopodomani, ma anche su Genova. Gli scaffali vuoti dei supermercati e le code ai benzinai appartengono alle cronache inglesi di questi giorni, ma da dopodomani potrebbero essere non più soltanto inglesi. L'obbligo del Green Pass per tutti i lavoratori rischia di mettere in difficoltà anche i porti italiani. "Un buon 20% di lavoratori portuali non è vaccinato", dice alla Stampa Silvano Ciuffardi, vice-console dalla Compagnia unica, la storica società dei camalli. Stime ufficiose. Ma in tutto il vasto settore dei trasporti si rischia il caos secondo alcune associazioni di settore: nell'autotrasporto il 30% degli operatori non è vaccinato. 

Le imprese del settore portuale ''valutino di mettere a disposizione del personale sprovvisto di green pass test molecolari o antigenici rapidi gratuiti''. Fa rumore una circolare inviata dal Viminale ai prefetti in previsione dell'entrata in vigore dell'obbligo di green pass nei luoghi di lavoro. Nel corso di una riunione di coordinamento interministeriale convocata dalla Presidenza del Consiglio sulle attività in ambito portuale ''è stata condivisa l'esigenza di procedere, con il coinvolgimento della rete prefettizia, a un immediato monitoraggio dei dipendenti effettivamente sprovvisti della suddetta certificazione, interessando i rispettivi datori di lavoro tramite le autorità di sistema Portuale (Adsp)'', si legge nella circolare. ''Ciò al fine di disporre di un quadro valutativo sulla possibile incidenza di eventuali defezioni dovute alla mancanza di green pass suscettibile di determinare una grave compromissione dell'operatività degli scali'', sottolinea il Viminale. ''Nel corso della riunione - si sottolinea nella circolare - in considerazione delle gravi ripercussioni economiche che potrebbero derivare dalla paventata situazione anche a carico delle stesse imprese operanti nel settore, si è raccomandato, di sollecitare le imprese'' affinché ''valutino di mettere a disposizione del personale sprovvisto di green pass test molecolari o antigenici rapidi gratuiti''.

E' scontro politico, Orlando dice no ai tamponi gratuiti

"Tamponi rapidi e gratuiti per i lavoratori (del porto di Trieste) senza Green Pass, per evitare problemi. Parola della Lamorgese. Ah, ma quindi si può fare! E per gli altri milioni di lavoratori invece zero? Invece delle imprese, a contribuire dovrebbe essere lo Stato. Inadeguata" scrive su Facebook il leader della Lega, Matteo Salvini. Che nella maggioranza che sostiene il governo Draghi ci siano posizioni differenti sul tema è assodato.

''La raccomandazione del Capo di Gabinetto del Ministro degli interni alle aziende portuali, affinché 'forniscano al personale sprovvisto di green pass test anti Covid gratuiti' appare del tutto inopportuna e irrazionale''. E' il ragionamento di Andrea Romano e Davide Gariglio, deputati PD e membri della Commissione Trasporti della Camera, commentando la nota diffusa oggi dal Capo di Gabinetto a tutte le prefetture. ''Tale raccomandazione - proseguono Romano e Gariglio - appare del tutto contraddittoria con le indicazioni già venute dal Governo nei confronti della totalità delle aziende italiane, oltre a rischiare di ingenerare grande confusione nel settore portuale proprio alla vigilia dell'entrata in vigore dell'obbligo di Green Pass nel settore privato e statale. Ci auguriamo che il ministro degli interni Lamorgese voglia correggere questo passaggio della circolare del Capo di Gabinetto, al fine di garantire il necessario livello di serenità e sicurezza a tutti gli operatori del mondo portuale''.

Sempre contrario il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. "Ho sempre detto che mi sembra ragionevole pensare a tutte le forme possibili di calmierazione, ma far diventare il tampone gratuito significa dire sostanzialmente che chi si è vaccinato ha sbagliato", ha precisato. 

Troppi "ni" per il presidente della regione Lazio ed esponente del Pd, Nicola Zingaretti, hanno influenzato in modo negativo la campagna vaccinale e la lotta al Covid. A Carta Bianca, in onda su Rai 3, l'esponente del Pd è tornato a sottolineare l'importanza del vaccino e delle regole anti Covid rimarcando che "chi oggi non si vaccina è un privilegiato e gode del fatto che è vaccinato l'80% degli italiani. Non è quindi una vittima ma un privilegiato". "Troppo bello dire 'voglio lavorare e chissenefrega non mi vaccino'", ha aggiunto Zingaretti ha ricordato quanto le regole - dalle mascherine ai vaccini - abbiano consentito di uscire dall'emergenza pandemia.

I lavoratori che dicono no ai tampoini gratis

Ma in realtà non c'è nessuna mediazione, anche se non è chiaro in quanti aderiranno alla protesta. Il porto di Trieste rischia di fermarsi il 15 ottobre. I lavoratori hanno annunciato il blocco totale delle operazioni a partire da venerdì 15, quando scatterà l’obbligo del Green pass. A quanto pare non c’è margine di trattativa. Perché la circolare del ministero dell’Interno, che invita le imprese del settore a valutare l’opzione dei tamponi gratis per i dipendenti, è stata di fatto respinta dal Coordinamento lavoratori portuali Trieste (Clpt), la forza sindacale più rappresentata e protagonista lunedì della manifestazione contro la certificazione verde che aveva visto la partecipazione di 15 mila cittadini.  L’ipotesi dei test a carico delle aziende, su cui spedizionieri e terminalisti dopo una riunione di ieri in Prefettura si erano detti "disponibili a valutare la possibilità", è dunque naufragata. "Tamponi? Noi non vogliamo il Green pass", taglia corto Stefano Puzzer, portavoce del Clpt.

"Non è chiaro quanti lavoratori aderiranno alla protesta. Si parla di centinaia, su circa un migliaio - ipotizza oggi Repubblica - Comunque abbastanza da tenere sotto scacco lo scalo, anche perché i varchi saranno presidiati. Dagli ingressi non si passerà". Nei giorni scorsi per il porto di Trieste si era cercato uno spiraglio con il governo, chiedendo una deroga ad hoc per i portuali considerando che buona parte della loro attività avviene sulle banchine all’aperto. Nulla da fare.  Ma intanto "si calcolano le ricadute che l’impasse può provocare per uno dei più importanti porti italiani, che ogni giorno movimenta circa 2000 container, 700 camion e 30 treni. Le compagnie punteranno su altre destinazioni, anche all’estero, a cominciare da Capodistria e Fiume".

A Genova invece, racconta La Stampa, sono più aperti alla possibilità di tamponi gratis. Le imprese portuali, in nome del realismo, si preparano a gestire l'emergenza. "Fino ad ora, i nostri dipendenti potevano o vaccinarsi oppure, a proprie spese, fare il tampone. Ma la raccomandazione del ministero cambia le carte in tavola". Beppe Costa è il rappresentante, in Confindustria, dei terminalisti genovesi. "Ci stiamo attrezzando per ottenere delle convenzioni e avere tamponi a un prezzo vantaggioso". Roberto Ferrari, ad del terminal Psa, dice che «per i primi 15 giorni avevamo già predisposto il tampone gratis per i dipendenti. Alla luce della circolare, dovremo fare nuove valutazioni». Aldo Spinelli, patron dell'omonimo gruppo, riassume il problema: "Chi paga questi tamponi? Se il governo ce lo chiede, lo faremo". 

No Green Pass: timori di manifestazioni di protesta non autorizzate

Venerdì, scrive Alessandra Ziniti su Repubblica, l'obbligo di Green Pass "potrebbe portare a manifestazioni di protesta non autorizzate. Ma anche a blocchi autostradali di autotrasportatori No Pass e al caos nei porti (soprattutto Trieste)". Secondo alcune stime qui fino al 40 per cento (ma non ci sono numeri certi) dei lavoratori sono privi della certificazione verde. L'obiettivo dell'esecutivo è "provare a fermare una protesta già annunciata che minaccia di bloccare, con grossi danni economici, i porti del Paese, da Trieste a Genova, da Napoli a Palermo".

L’allarme "è forte. Domani sarà il direttore dell’Aisi Mario Parente a rappresentarlo al Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza che ha chiesto anche un’informativa alla ministra Lamorgese. È un fine settimana caldissimo quello che i vertici delle forze dell’ordine seguiranno personalmente come non accadeva da tempo: venerdì le attese proteste su più fronti nei luoghi di lavoro e sabato, soprattutto a Roma, con il duplice impegno della manifestazione della Cgil e di quella settimanale della galassia No Green Pass a cui, questa volta, non sarà consentito nulla di più che la protesta statica in una zona da individuare, secondo le nuove regole di ingaggio che verranno definite oggi dal Comitato nazionale ordine e sicurezza convocato dalla ministra Lamorgese".

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