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Domenica dell'Avvento, cambia oggi il Padre Nostro e la Messa: ecco come

Si apre un nuovo capitolo per la Chiesa italiana

Entra oggi in vigore la terza edizione del Messale che sostituisce la precedente del 1983, con le modifiche stabilite dalla Cei. Il debutto viene a coincidere con una forte recrudescenza della pandemia e con la prima domenica dell'Avvento.

Padre nostro

Cambia la preghiera più famosa del mondo, il versetto "non indurci in tentazione" che diventa "non abbandonarci alla tentazione".Una modifica che riguarda sostanzialmente la traduzione dal testo originale in greco antico. Fortemente sollecitata da Papa Francesco, la nuova versione è già stata adottata anche da altre conferenze episcopali nelle loro rispettive lingue.

Kyrie

Sempre per fedeltà al testo evangelico originale, nelle celebrazioni verranno privilegiate le invocazioni greche “Kýrie, eléison” e “Christe, eléison” rispetto alle traduzioni in italiano “Signore, pietà” e “Cristo, pietà”.

“Fratelli e sorelle” 

Questa volta non c’entra la traduzione dal greco, quanto piuttosto l’esigenza di un linguaggio più inclusivo, al passo con i tempi. Così, se fino ad oggi il celebrante ha sempre usato il termine generico “fratelli” per rivolgersi all’assemblea dei fedeli, d’ora in avanti dovrà specificare “fratelli e sorelle”. Ad esempio, quindi, nell’atto penitenziale, si dirà: “Confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli e sorelle…“.

Riti di introduzione 

Nei riti di introduzione dovremmo abituarci a un verbo al plurale: «siano». Non sentiremo più «La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi», ma «La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi».

Penitenza 

È stato rivisto anche l’atto penitenziale con un’aggiunta “inclusiva”: accanto al vocabolo «fratelli» ci sarà «sorelle». Ecco che diremo: «Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle...». Poi: «E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle...». Inoltre il nuovo Messale privilegerà le invocazioni in greco Kýrie, eléison e Christe, eléison sull’italiano «Signore, pietà» e «Cristo, pietà». Si arriva al Gloria – ma non lo reciteremo in Avvento perché si omette – che avrà la nuova formulazione «pace in terra agli uomini, amati dal Signore». Una revisione che sostituisce gli «uomini di buona volontà».

Preghiere Eucaristiche

Un discorso a parte meritano le Preghiere eucaristiche e i prefazi. Sono ben sei i nuovi prefazi: uno per i martiri, due per i pastori, due per i santi dottori (che possono essere utilizzati anche in riferimento alle donne dottore della Chiesa per le quali finora mancavano testi specifici), uno per la festa di Maria Maddalena. La Preghiera eucaristica II, quella fra le più utilizzate, non manca di cambiamenti. Dopo il Santo, il sacerdote dirà allargando le braccia: «Veramente santo sei tu, o Padre, fonte di ogni santità». E proseguirà: «Ti preghiamo: santifica questi doni con la rugiada del tuo Spirito». Tutto ciò sostituisce la precedente formulazione: «Padre veramente santo, fonte di ogni santità, santifica questi doni con l’effusione del tuo Spirito».

Nello specifico

CONFESSO

Fratelli e sorelle parole inclusive

L’atto penitenziale ha un’aggiunta “inclusiva”. Così diremo: «Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle...».

SIGNORE, PIETÀ

Così prevale il «Kýrie»

Sono privilegiate le invocazioni in greco «Kýrie, eléison» e «Christe, eléison» sull’italiano «Signore, pietà» e «Cristo, pietà».

GLORIA

Gli «amati dal Signore»

Il Gloria avrà la nuova formulazione «pace in terra agli uomini, amati dal Signore» che sostituisce gli «uomini di buona volontà».

CONSACRAZIONE 1

La «rugiada» dello Spirito

Dopo il Santo, il prete dirà: «Veramente santo sei tu, o Padre...». E proseguirà: «Santifica questi doni con la rugiada del tuo Spirito».

CONSACRAZIONE 2

«Presbiteri e diaconi»

Nella consacrazione si ha «Consegnandosi volontariamente alla passione». E nell’intercessione per la Chiesa l’unione con «tutto l’ordine sacerdotale» diventa con «i presbiteri e i diaconi».

PADRE NOSTRO

«Non abbandonarci...»Nel Padre Nostro entreranno le parole «Non abbandonarci alla tentazione» che prendono il postodi «Non ci indurre in tentazione».

LA PACE

Dono da scambiare

Il rito della pace conterrà la nuova enunciazione «Scambiatevi il dono della pace» che subentra a «Scambiatevi un segno di pace».

AGNELLO DI DIO

La «cena dell’Agnello»

Il prete dirà: «Ecco l’Agnello di Dio.... Beati gli invitati alla cena dell’Agnello».

LA CONCLUSIONE

Più sobrio il congedo

Al termine ci sarà la formula: «Andate e annunciate il Vangelo del Signore».

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