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Dimensionamento scolastico, D'Oria: "Occorre individuare una proposta condivisa"

Quanto emerso dal primo di una serie di incontri promossi per discutere della razionalizzazione della rete scolastica e delle possibili conseguenze sul sistema scolastico irpino

Si è tenuto questo pomeriggio, a Palazzo Caracciolo, il primo di una serie di confronti sul tema della razionalizzazione della rete scolastica e le ricadute che avrà l’applicazione dell’art. 99 dell’ultima legge finanziaria. I presenti hanno manifestato grande preoccupazione per il previsto dimensionamento con i parametri di circa 900 alunni per scuola, che porterebbe ad una contrazione delle autonomie scolastiche in Irpinia.

Al via il confronto sul dimensionamento scolastico in Irpinia

"D'intesa con il presidente della Provincia di Avellino, abbiamo deciso di anticipare questa interlocuzione con il territorio - ha spiegato Nicola Trunfio, sindaco di Villamaina e dirigente scolastico - oggi ci siamo confrontati con i sindacati, poi ci saranno tre incontri con dirigenti scolastici e sindaci, suddivisi per ambiti, per spiegare i due possibili scenari ai quali la nostra provincia va incontro. Quello più auspicabile e maggiormente sostenibile si potrà configurare se la Regione Campania vincerà il ricorso alla Corte costituzionale contro la revisione dei parametri relativi al dimensionamento scolastico fissati dalla finanziaria del mese di dicembre".

"Il secondo scenario - ha continuato - è quello meno auspicabile per le aree interne, che beneficiano di una deroga che per i comuni montani non è stata ancora quantificata. Fino all'anno scorso il limite per la sopravvivenza delle istituzioni scolastiche nelle aree montane era fissato a 400 alunni, oggi con la deroga non sappiamo come tradurre questa soglia di sopravvivenza in termini matematici. Si parla di una salvaguardia generica per le aree montane, senza specificare numeri. Ecco perchè dobbiamo prepararci anche a un futuro meno felice, che vedrà la necessità di ricorrere ai tagli di istituzioni scolastiche ora autonome secondo i parametri nazionali".

Le rappresentanze sindacali hanno posto l'attenzione sul rischio nelle aree interne di accorpare un numero eccessivo di Comuni per ottenere un'autonomia scolastica: "Di questo passo le aree interne saranno sempre meno appetibili anche per i dirigenti scolastici" ha affermato Trunfio.

D'Oria: "Necessario superare le divisioni politiche e individuare una proposta comune"

"Diventa necessario, oggi più che mai, superare le divisioni politiche e giungere a una proposta condivisa - ha affermato Antonio D'Oria, segretario generale della Uil Scuola Avellino - se partiamo dai numeri, se il parametro è fissato a 900 alunni, è chiaro che saremo più deboli e avremo delle difficoltà. Pertanto, dobbiamo difendere le peculiarità delle nostre zone e dobbiamo combattere per mantenere le scuole e le dirigenze in territori che sono già in situazioni disagiate dal punto di vista socio-economico. Ecco perchè c'è bisogno di una proposta comune che difenda le esisgenze della provincia". 

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