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Covid, verso il nuovo dpcm: ipotesi chiusura negozi non essenziali e palestre

Chiusure mirate nelle regioni con altissima circolazione del Sars-Cov2

E' previsto tra domani e lunedì il varo del nuovo dpcm anti-Covid, al centro di un lungo vertice notturno a Palazzo Chigi. Tra le ipotesi ci sarebbe quella di un coprifuoco dalle 22, ma senza arrivare a un lockdown.

I contagi 

Ieri in Italia oltre 10mila nuovi contagi su 150mila tamponi e 55 morti, in calo rispetto agli 83 del giorno prima. Per questo il Governo nazionale sta valutando una nuova stretta. Tra i ministri c'è chi sostiene - anche se Palazzo Chigi frena - una sorta di coprifuoco, con tutti i locali chiusi dalle 22 o le 23.

Governo diviso sulla linea da seguire 

Nulla è deciso, anche perché nel governo si confrontano due linee. C'è chi, come M5s e Iv, è per mantenere in questa fase maggiore prudenza. E c'è chi, come Pd e Leu, ritiene invece che si debba agire subito, senza indugio, anche con misure più dure "per evitare di dover poi ricorrere al lockdown". Il premier Conte non si è espresso in maniera chiara, preferisce andarci cauto parlando di strategia diversa che non prevede il lockdown. 

Le previsioni sulle chiusure

Le anticipazioni che filtrano da Palazzo Chigi parlano di un Dpcm da varare tra domenica e lunedì e che prevederebbe:

- Coprifuoco alle ore 22,00 in tutta Italia, con la chiusura anticipata di tutti i locali pubblici come bar, ristoranti e pub entro quell'ora. Non un divieto assoluto di uscire, ma una misura che ha l’obiettivo di ridurre drasticamente la movida e la circolazione delle persone in orario serale e notturno.

- Ipotesi chiusura esercizi commerciali non essenziali a seconda delle regioni con altissima circolazione del Sars-Cov2

- Chiusura delle palestre, dei parrucchieri, di estetiste e centri estetici, di cinema e teatri. Misure che sarebbero destinate solo alle Regioni con un indice di contagio alto.

- Rimarrebbe fuori dal nuovo decreto la chiusura delle scuole, anche se lo stesso comitato tecnico scientifico raccomanda la didattica a distanza almeno per le scuole superiori.

Il Consigliere del Ministero della Salute, Walter Ricciardi è per chiusure mirate nelle regioni a rischio 

"Data la situazione molto grave di circolazione del virus, abbiamo indicato chiusure mirate nelle regioni con altissima circolazione del Sars-Cov2 finalizzate a consentire lo svolgimento delle attività scolastiche e produttive. Le chiusure, nelle zone dove l'indice di contagio è superiore a 1, dovranno riguardare punti di aggregazione come circoli, palestre, ed esercizi commerciali non essenziali. Mentre lo smart working dovrebbe diventare la forma ordinaria di lavoro in tutto il Paese. Punto cruciale è la sicurezza nei mezzi di trasporto pubblico e il loro rafforzamento ". 

" Le asl non sono più in grado di tracciare i contagi, quindi la strategia di contenimento del virus non sta funzionando. Questo è dovuto a due fenomeni in atto in molte regioni: il mancato o ritardato rafforzamento dei Dipartimenti di prevenzione (basso numero di medici igienisti a disposizione) e ai migliaia di focolai in atto. La situazione è molto grave, le regioni stanno andando verso la perdita del controllo dei contagi". 

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