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Coronavirus, si pensa a test rapidi per chi rientra dai Paesi a rischio

La maggior parte degli ultimi casi registrati in Irpinia sono strettamente collegati a rientri provenienti dall'estero. Si pensa a correre ai ripari

La maggior parte degli ultimi casi registrati in Irpinia sono strettamente collegati a rientri provenienti dall'estero. In particolare, parliamo di due casi registrati ad Atripalda e Santa Paolina nei giorni scorsi. Tra questi un bimbo di appena tre anni.  L'allarme, però, riguarda tutta l'Italia, con diverse Regioni che stanno cercando di correre ai ripari. Gli esperti sono preoccupati dall’aumento dei nuovi contagi tra coloro che stanno tornando da Paesi come Spagna, Grecia, Malta e Crozia, mentre molti giovani di rientro dalle vacanze all’estero stanno risultando positivi al coronavirus e si è abbassata l’età media di chi si ammala (ormai scesa al di sotto dei 40 anni). Da tutta Italia negli ultimi giorni si sono susseguite segnalazioni di ragazzi positivi di ritorno da viaggi all’estero e il ministero della Salute sta pensando quindi a una stretta sui controlli a chi rientra, per scongiurare il rischio di un’impennata dei contagi. Si pensa a test rapidi, che sono ancora in corso di validazione e, se supereranno le verifiche del Comitato Tecnico Scientifico, potranno finire in un provvedimento per ampliare le verifiche. Le Regioni intanto potrebbero decidere ordinanze più restrittive.

"Situazione preoccupante, possibile chiusura delle frontiere"

"Abbiamo verificato, negli ultimi giorni, che l'80 per cento dei contagi registrati deriva da contatti con cittadini provenienti o rientranti dall'estero. E' indispensabile sottoporre quanti arrivano o rientrano dall'estero all'obbligo di quarantena in relazione ai voli provenienti da Paesi a rischio". E' quanto sostiene il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. "Sono indispensabili il controllo della temperatura corporea ma anche test sierologici, e una stretta rigorosa sui controlli, altrimenti diventerà inevitabile la chiusura delle frontiere - sostiene - L'invito ai cittadini è di rispettare rigorosamente le misure di precauzione e prevenzione previste, senza le quali va evitato di avere contatti con quanti, anche familiari, rientrano da viaggi all'estero".

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